Un anno fa di questi tempi era la prima città d’Italia per punti in classifica e aveva entrambe le squadre tra le prime quattro. Oggi invece Roma è precipitata dietro a Torino e Milano e attualmente non ne qualificherebbe nemmeno una alla prossima Champions. Un treno, quello del quarto posto, che passa necessariamente per la Capitale e le sue formazioni. All’Olimpico inizierà alle 15 una partita destinata a durare dieci giorni: Lazio e Atalanta, oggi per la Champions, mercoledì 15 di nuovo di fronte nello stesso stadio per la finale di Coppa Italia.
Praticamente, la stessa storia in due atti che potrebbe determinare l’esito di una intera stagione. Diventando pure lo spartiacque peril futuro di Simone Inzaghi, a cui la sorte nonostante i 4 punti di distacco dai bergamaschi pub regalare ancora tutto il piatto – la rimonta al 4° posto e la Coppa – ma anche lasciarlo a mani vuote. Certo basterebbe centrare uno solo dei traguardi per garantirsi un altro passaggio sulla panchina laziale, nonostante già circolino nomi di potenziali eredi.
Per Gasperini vale il discorso esattamente opposto: anche solo trovarsi lì, quarto da solo e con la possibilità concreta di giocarsi un trofeo che all’Atalanta manca dal 1963 è un successo. Raccontano che abbia già un patto di ferro col presidente Percassi: portasse l’Atalanta in Champions resterebbe a Bergamo, anche a costo di rinunciare alla chiamata di un grande club.
Come la Roma, sempre alla finestra per Conte ma pure incuriosita dal percorso del tecnico torinese, visto che l’idea di tenere Ranieri – lui lo sa – a Trigoria raccoglie timide adesioni. Ad oggi però, a legare Gasperini alla Roma è solo il graffio rivolto al collega di Testaccio per l’accusa postuma alla Lazio di esser-i “scansata” nel match contra l’Inter, che nel 2010 costa lo scudetto ai giallorossi: “L’obiettivo delle polemiche eravamo noi, Ranieri ha voluto mettere un po’ di veleno”, giura Gasp.
Nella testa dell’allenatore della Roma però il pensiero più attuale è il Genoa, a cui oggi farà visita. Con 3 vittorie e un pari nelle ultime 4 partite giocate, la Roma ha invertito la tendenza al ribasso e rimontato 6 punti a Lazio e Milan, 4 all’Inter, 2 all’Atalanta e uno al Toro: di fatto e la squadra più in forma dell’ultimo mese tra quelle che rincorrono un posto in Champions League.
Pazienza se nella formula Ranieri e tutt’altro che scontato un posto per Zaniolo. II centrocampista dovrà adattarsi da esterno (ballottaggio con Under) o accomodarsi in panchina, visto che l’allenatore preferisce Pellegrini sulla trequarti e stravede per Cristante e Nzonzi in mezzo. Se la ricerca non offrirà alla Roma un allenatore futuro diverso e il tecnico vincesse un’insperata conferma, Ranieri e Zaniolo dovranno parlare per trovare il modo di convivere.
FONTE: La Repubblica – G. Cardone / M. Pinci