Se il test contro il Lille doveva servire da verifica della Roma di Paulo Fonseca, allora c’è ancora del lavoro da fare per trovare la giusta alchimia. La vittoria per 3-2 nella sfida con i transalpini – la settima in altrettanti match di preparazione – porta di certo morale, ma più che al risultato l’attenzione era rivolta alla prestazione nel primo confronto di caratura internazionale del precampionato, che ha restituito una prova a due facce. Meglio la ripresa del primo tempo sia per una condizione fisica ancora lontana dal top (aspetto evidenziato da un avversario pronto ad iniziare il campionato già il prossimo weekend) che per gli automatismi che la squadra deve ancora assimilare. Con una rettifica urgente da apportare alle uscite palla al piede dalla propria metà campo, oggetto di errori che hanno spesso innescato le ripartenze avversarie.
Rispetto a Perugia Fonseca affida la porta a Lopez mentre Jesus, Kolarov, Cristante e Kluivert vengono preferiti a Mancini, Spinazzola, Pellegrini e Perotti in una giornata in cui le rotazioni sono limitate dalle assenze, con Nzonzi, Santon, Karsdorp e Pastore rimasti a Trigoria perche alle prese con affaticamenti muscolare e Veretout che tornerà a disposizione la prossima settimana. Nonostante la panchina corta il tecnico portoghese non concede spazio a Schick in odore di cessione in Germania.
La Roma inizia con un buon fraseggio pressando i padroni di casa, tanto che al minuto 8 la prima occasione è giallorossa: Dzeko si allarga – il suo movimento laterale è una costante – e serve Zaniolo che trova l’opposizione di Maignan. E’ l’acuto prima del cambio di marcia dei padroni di casa, che fanno girare palla per poi accelerare negli ultimi 35 metri con gli strappi di Ikone e Bamba, alti sulla linea della coppia Remy-Weah in fase offensiva. Così nasce il gol del vantaggio transalpino al 19′: Bamba triangola con Weah e tira, Lopez ci mette la mano ma sulla respinta si avventa il figlio d’arte e deposita in rete. Copione che si ripete per tutto il primo tempo, anche per gli errori romanisti in fase di impostazione, solo un paio di parate di Lopez permettono di andare al riposo sull’1-0.
Roma più determinata nella ripresa, quando tiene le redini dell’incontro per una buona mezz’ora trascinata da Dzeko, che non fa certo pensare a un giocatore con la valigia pronta. Anzi, il bosniaco è cruciale su tutte e tre le reti: al 51′ smista il lancio di Diawara per Under, al 62′ libera Kolarov al cross per Zaniolo (al primo gol stagionale) che insacca dopo aver centrato la traversa, in pieno recupero aggancia la verticale di Pellegrini e tocca per il piazzato di Cristante che vale il 3-2 dopo il pareggio di Araujo al 73′.
“Sono contento dei gol – ha commentato a caldo il match winner – e della prestazione in questo primo test di alto livello. Le gambe non sono ancora al massimo, stiamo assimilando i concetti del mister, ma questo risultato oggi è un buon punto di partenza”. Da rivedere Diawara, ancora alla ricerca delle giuste misure in mezzo al campo. “Fonseca mi chiede di farmi vedere sempre – ha precisato l’ex Napoli – perché nel suo calcio i centrocampisti devono giocare molto con la palla. Mi dice di provare sempre a giocare in avanti”. Prossimo appuntamento il 7 agosto a Perugia contro l’Athletic Bilbao prima della presentazione all’Olimpico contro il Real Madrid l’11.
FONTE: Il Tempo – F. Ciccarelli