L’obiettivo della Roma, nel tardo pomeriggio (ore 18,30) all’Olimpico, è scontato. E a prescindere dal risultato deludente di domenica scorsa a Marassi. Più che il giorno del riscatto, per riabilitarsi dopo aver perso 2 punti contro il Genoa, è la partita da vincere e basta. Dunque, rispettando il pronostico, deve superare la Spal terzultima. Anche perché i giallorossi, battendo la formazione di Semplici, hanno la possibilità di recuperare punti a chi li precede in classifica e cioè di sfruttare lo scontro diretto del San Paolo: stasera, in ogni caso, il verdetto della sfida tra il Napoli e la Juve sarà favorevole al gruppo di Di Francesco.
ROTAZIONE FORZATA – Subito la Spal e martedì il Qarabag. Pur nel pieno rispetto dei prossimi ospiti, la Roma non può certo permettersi di sbagliare le 2 partite casalinghe che dovrà affrontare in questi primi 5 giorni di dicembre. E servirà l’en-plein (6 punti) per ridurre il gap attuale in campionato (tenendo sempre presente che c’è anche 1 match da recuperare) e per qualificarsi agli ottavi di Champions (il successo diventerebbe però obbligatorio solo se l’Atletico vincesse a Londra contro il Chelsea). Il turnover, nella circostanza, è forzato. Perché sono 4 gli assenti, più ovviamente il convalescente Karsdorp, nella lista dei convocati che sono solo 21 (compresi Lobont e Antonucci): fuori, con lo squalificato De Rossi, anche Nainggolan, Perotti e Defrel. Di Francesco, dunque, dovrà sostituire i primi 3 che sono titolari e scegliere il giocatore da sistemare nel tridente a destra. Gonalons, Pellegrini ed El Shaarawy torneranno dal 1° minuto insieme con Manolas e Peres, quest’ultimo squalificato in Europa e quindi schierato in campionato per non rischiare Florenzi, cioè l’unico terzino destro a disposizione per la partita di coppa.
FORMULA INEDITA – Ma i cambi, dopo il pari di Marassi, saranno però 6: c’è da completare il tridente con Schick o Under, gli attaccanti chiamati in causa, pure in pubblico, da Di Francesco. In allenamento, sulla fascia destra, è stato provato sempre Schick che, sia ieri sia mercoledì, ha giocato la partitella proprio accanto a Dzeko. E si è probabilmente guadagnato la prima da titolare: il dubbio è la condizione atletica. Difficile stabilire quanti minuti abbia nelle gambe. Ecco perché Under è entrato nel ballottaggio. Ma Schick è la mossa preparata negli ultimi giorni dal tecnico che ha spesso parlato a quattr’occhi con l’attaccante. Di Francesco ha spiegato a Schick ogni movimento del ruolo che per lui è nuovo. Dovrà entrare più dentro al campo che sul lato. Il sistema di gioco, con El Shaarawy sul lato opposto, potrebbe essere anche il 4-3-2-1. Con 2 punte, e non per forza 2 esterni, dietro a Dzeko. E’ sempre possibile pure il 4-3-3, soprattutto se all’inizio toccasse a Under. Davanti, insomma, sono previsti in ogni caso 3 attaccanti. Anche per aiutare Dzeko a ritrovare il gol: è a digiuno da 8 partite (e da 7 non segna in campionato). La Spal, invece, ha raccolto appena 2 punti in trasferta: solo il Benevento, non avendone ancora presi nè in casa nè fuori, è andato peggio. E martedì, a Ferrara, è uscita dalla Coppa Italia (ko contro il Cittadella). Semplici si presenta senza mezza squadra: assenti Meret, Della Giovanna, Antenucci, Costa, Salamon e Vaisanen. La curiosità: la Roma, per la prima volta, incrocia l’arbitro Abisso di Palermo che ha diretto Lazio-Spal (0-0) del 20 agosto.