(PREMIUM) Tre punti fondamentali oggi…
“Sì, ho guardato la classifica dicendo: vinciamo e siamo sempre quarti o quinti. Sarebbero stati due punti persi, siamo felici, quando le vittorie vengono così anche sofferte danno qualcosa di più dal punto di vista emotivo”.
Perchè faticate a segnare? “E’ il modo sbagliato per iniziare la frase, non è così. Dipende da come li supporti gli attaccanti, da tante cose. A Verona abbiamo avuto occasioni nette, anche oggi avremmo meritato il gol ed abbiamo avuto il rigore, che poi abbiamo fallito. Non è da tutti riprendere a giocare e macinare gioco, 63% di possesso palla. Abbiamo giocatori fortissimi, i gol arriveranno”.
(ZONA MISTA) La Roma ha vinto molte partite per uno a zero e ha segnato un gol in 55 tiri nelle ultime partite; questi numeri possono essere un vantaggio o uno svantaggio a lungo andare? “Analizziamo quella di oggi, abbiamo fatto trenta tiri, non so quante occasoini, il 65% di possesso palla, vista così è un vantaggio perchè in passato le avremmo pareggiate o perse all’ultimo minuto. Dobbiamo aiutare gli attaccanti a liberarsi in maniera più pulita; se ti riferisci al discorso attaccanti per me è un discorso di squadra, di conduzione dell’azione e di costruzione del gioco e rendere loro la vita più facile. Anche oggi hanno avuto delle occasioni ma mai nitide. La squadra da questo punto di vista dovrà lavorare meglio. Penso che a parte le occasioni la vittoria è meritata e molto impotante.
Vi aspettate rinforzi già a gennaio o siete già una rosa da scudetto? “L’organico è forte e quella parola non la pronuncio, vedo Inter Juve e Napoli che hanno organici forti, non guardo a gennaio, sono cose che interessano il direttore e il mister; l’hanno costruita, l’hanno creata forte e sanno se dovrà essere rinforzata.
Per rimanere lassù bisogna fare meglio negli scontri diretti? “Negli scontri diretti abbiamo perso due partite che non meritavamo di perdere, con l’Inter nettamente con il Napoli per un primo tempo non buono, nel secondo potevamo pareggiare, ma ci ha aiutato e ha aiutato il mister a farci vedere come dobbiamo affrontare le partite, sia il Napoli o il Cagliari, o qualsiasi altra squadra. Avremmo preferito un punto e avere un’altra classifica. Comunque abbiamo vinto con la Lazio che è di alta classfica, dobbiamo giocare con la Juve, abbiamo vinto fuori casa con Atalanta e Torino, partite che non saranno facili per tutti.”
Dall’abbraccio a fine partita il gruppo ha dimostrato di essere unito? “Unito e lo ha dimostrato in tante circostanze. L’esultanza a fine partita è figlia di una vittoria che vedevamo ci stava per sfuggire e a cui tenevamo tantissimo”.