(SKY) Quando ha capito che era il momento per rilanciare Pastore? “Vedendolo in allenamento. I giocatori parlano lì, come si impegnano, come lavorano. Lui mi aveva fatto pensare a schierarlo titolare già la scorsa settimane e oggi ho deciso di farlo. Prestazione collettiva ottima”.
Più bella partita da quando è arrivato? “Sicuramente, abbiamo fatto due gol molto presto e i ragazzi si sono rasserenati. Le qualità che abbiamo ce le hanno poche squadre. Oggi non sono stati egoisti per tutti i 90 minuti, si sono aiutati”.
La Roma ha ritrovato disciplina e si comincia a divertire… “Concordo con quello che hai detto. A Milano con l’Inter avevamo lasciato troppi cross a loro e prima o poi il gol poteva arrivare. Avevo fatto vedere ai ragazzi che il Cagliari è bravissimo ad allargare. Era importante farli crossare il meno possibile e le nostre ali si sono sobbarcate un grande lavoro di ripiego”.
Ha già pronta una tabella Champions? “Non sto compilando niente. Domani è festa e mi godo la famiglia”.
Stai rivalutando il mercato che tanti hanno giudicato negativamente… “Io credo che il problema sia questo: erano andati via giocatori importanti e quando questi vanno via, quelli che restano non sono cosi contenti. C’è stato un po’ di disappunto interiore da parte dei giocatori e credo che i nuovi arrivati non siano stati aiutati troppo dai vecchi ma non perché non lo volessero. Adesso i ragazzi stanno riacquistando consapevolezza nei propri i messi. A Pastore ho detto “gioca come sai ma difendi come dico io”.
Lo vorrebbe Antonio Conte sulla panchina della Roma dopo Ranieri? “Sì lo vorrei”.
Ha saputo se ci sono contatti? “Sono l’ultimo che lo può sapere (ride, ndr). Sarei felicissimo se venisse Antonio”.
(ROMA TV) Tanti spunti importanti… “Molto hanno fatto i primi due gol nei primi minuti, i ragazzi si sono tranquillizzati e hanno giocato da squadra. Si dovevano mettere da parte gli egoismi per sentirsi parte di un progetto più grande per agguantare la Champions League. E’ una cosa importante per i tifosi e la società”.
Era un buon test per capire a che livello è la Roma… “Certo, i primi minuti sono stati importanti perché avevo chiesto di partire fortissimo e i ragazzi l’hanno fatto ma poi hanno continuato a giocare in maniera corale con buone combinazioni cercando di fare altri gol. Sul 2-0 per me era importante che non si riaprisse la partita”.
La Roma ha più solidità… “Io chiedo alla squadra di stare compatta, se gli attaccanti pressano alti dobbiamo salire, ma non dobbiamo farlo sempre perché non si può pressare alti 90 minuti. L’importante è restare compatti, dobbiamo stare attenti alle nostre spalle e i ragazzi lo stanno capendo e si stanno divertendo. Credo che il pubblico così sia contento”.
Cambiano le caratteristiche della squadra in base ai diversi trequartisti? “Sicuramente, la posizione è la stessa ma i giocatori sono differenti, con Pastore si ha fantasia e uno contro uno, con Pellegrini qualcosa in più al centrocampo ed è bravo a farsi trovare tra le linee, Zaniolo ancora fa fatica tra le linee. L’ho detto, per me è una mezz’ala a tutto campo e dà strappi, nel senso che prende palla e ti travolge. Adesso non essendo al massimo ha meno strappi, ma mi aspetto tanto da lui perché è un buon giovane”.
La Roma è guarita o testa bassa e pedalare? “Testa bassa e pedalare, io lo faccio da una vita”.
Ora lo strappo finale… “L’ho detto ai ragazzi, siamo usciti fuori dall’ultima curva e c’è il rettilineo finale. Ora chi ne ha di più deve spingere fino in fondo e al massimo, in modo da non avere rimpianti. Quello che tiriamo fuori sappiamo che l’abbiamo raggiunto facendo il massimo, poi accetteremo il responso del campo”.