Stavolta è fatta sul serio. La Roma e il Sassuolo hanno finalmente trovato l’intesa per Gregoire Defrel che ha avuto, insieme al suo agente Pocetta, un ruolo decisivo per il buon esito della trattativa. L’attaccante ha infatti declinato l’offerta del Leicester lasciando intendere al club di Squinzi che la sua scelta l’aveva ormai fatta ed era quella di seguire Di Francesco nella capitale. E così è stato. Magari in ritardo sulla tabella dimarcia (la speranza era quella di farlo partire con la squadra già domenica mattina per gli Usa) ma a questo punto poco importa. Oggi arriverà a Roma, effettuerà le visite mediche e domani s’imbarcherà per Boston. La formula dell’operazione è quella del prestito con obbligo di riscatto: 5 milioni ora e 15 il prossimo anno più 3 milioni di bonus e una percentuale sulla possibile plusvalenza futura a favore del Sassuolo. Questo il risultato del lungo tira e molla tra Monchi e il club emiliano con il calciatore pronto a legarsi in giallorosso per i prossimi cinque anni con un contratto da 1,5 milioni più bonus a stagione. Di Francesco non vede l’ora di abbracciare il centravanti che nelle sue idee si appresta ad alternarsi con Dzeko ma non solo: «E’ un’ottima alternativa a Edin ma può fare anche l’esterno alto», ha ricordato ieri.
IN PRESSING – Due attaccanti centrali era quello che l’allenatore abruzzese aveva chiesto nel primo colloquio avuto con Monchi, visto che nei tre cambi che utilizza sempre durante la gara (114 su 114 nell’ultima stagione), lo scorso anno ben 30 volte su 38 è stato sostituito proprio il terminale offensivo. Alla fine è stato accontentato con il calciatore che voleva. Defrel – al netto di una valutazione importantissima che lo relega dietro soltanto a Iturbe e Salah nella graduatoria degli acquisti più onerosi della gestione americana – arriva in punta di piedi, convinto però di giocarsi le sue carte. E in attacco non finisce qui. Perché come confermato ieri da Di Francesco – «Mahrez è uno di quei calciatori importanti che la Roma sta sondando. Non posso fare una campagna pubblicitaria ma lui è il profilo che stiamo cercando» – l’algerino da suggestione si è trasformato in un obiettivo della Roma. Certamente difficile, come continuano a ribadire off record a Trigoria, ma sul quale si sta lavorando. Intanto trovando un’intesa contrattuale con il ragazzo. Poi partirà il reale pressing al Leicester che al momento non scende dalla valutazione di 35 milioni.
SPUNTA TOLJAN – Venti (senza formule diluite) e non 18 milioni è invece la prima richiesta del Valencia per Gayà. Un prezzo che ha spaventato la Roma che proprio per questo motivo lunedì ha mosso i primi passi per Barreca. Il Torino chiede 18 milioni ma è disposto a venire incontro sulle modalità di pagamento. Cairo ha dato l’ok per la formula del prestito con obbligo di riscatto. La distanza tra le parti al momento non va sottovalutata visto che la Roma è ferma a 12 milioni più 2 di bonus. Ballano 4 milioni. Gli stessi che guadagna Kolarov a stagione. Profilo completamente opposto a quello del granata che per Monchi però rappresenta un’alternativa. Non l’unica. La Roma infatti valuta anche Toljan, 22enne tedesco di origini croate dell’Hoffenheim che ha il contratto in scadenza nel 2018. Ieri il ds spagnolo ha incontrato l’agente a Trigoria, ricevendo la disponibilità al trasferimento.