Javier Pastore non è uno che ha bisogno di sponsor. Per questo le parole di Daniele De Rossi, alla vigilia di Roma-Real Madrid, gli avranno fatto ancor più piacere: «In pochi hanno la sua classe, è un valore aggiunto in qualsiasi ruolo. Può essere trequartista, mezzala, esterno: quelli cosi forti e così intelligenti mi preoccupano poco». Si è preoccupato ancora meno Eusebio Di Francesco, che all’arrivo dell’argentino è stato chiarissimo: «Giocherai mezzala». Non esattamente il ruolo che Pastore aveva ricoperto nel Psg (domenica sarà al Parco dei Principi per salutare i suoi ex tifiosi) e, prima ancora, nel Palermo, ma il Flaco si è messo a disposizione dell’allenatore e del suo modulo […].
Normale, quasi fisiologica, qualche partita di assestamento per calarsi nel nuovo ruolo […].Di Francesco avrebbe due alternative: avanzarlo trequartista in un 4-2-3-1 o dietro due punte (qualora decida di far giocare assieme Dzeko e Schick), o esterno a sinistra nel 4-3-3 […]. La Roma, a centrocampo, ha due registi (De Rossi e, per ora, Gonalons) e sei mezzali (oltre Pastore, anche Strootman, Cristante, Pellegrini e Coric, più Zaniolo), ma è lì che vuole rinforzarsi: in cima alla lista di Monchi c’è sempre N’Zonzi (tornato ieri a Siviglia), ma c’è da superare la concorrenza dell’Arsenal, che ha tempo fino a domani, vista la chiusura anticipata del mercato inglese. Non arrivasse il francese, il piano B resta il maliano Diadie Samassekou, del Salisburgo.