Non sarà un nuovo acquisto, nel senso più stretto del termine, ma Alessandro Florenzi più essere l’arma in più per Eusebio Di Francesco. Il calciatore giallorosso manca dal 26 ottobre, giorno in cui a Reggio Emilia, proprio contro il Sassuolo del suo prossimo tecnico, si ruppe il crociato e due menischi del ginocchio sinistro.
Dopo il primo recupero e la seconda rottura, a febbraio, ora la luce alla fine del tunnel è sempre più vicina. «Auguriamoci innanzitutto che guarisca presto, vorrei averlo già nel ritiro di Pinzolo». La speranza di Di Francesco si concretizzerà perché Florenzi parteciperà sia al ritiro in Trentino sia alla tournée americana. Seguirà un lavoro personalizzato, naturalmente, e non forzerà i tempi, ma la data del suo ritorno non è più così lontana. Il vero rebus riguarda la sua collocazione in campo. Perché Di Francesco crede molto nella specificità dei ruoli, per cui una volta che ne avrà individuato le caratteristiche più adatte per il suo 4-3-3, non gli chiederà di coprire tutta la fascia. «Voglio vederlo in campo prima di identificarlo in un ruolo, anche se lui può farne molti, soprattutto a destra. È un calciatore che ha grande qualità anche nell’attacco della porta, un ottimo tiro, e allo stesso tempo ha fatto benissimo anche il terzino. Ovviamente deve migliorare dal punto di vista difensivo visto che la Roma è sempre abituata ad attaccare».
In pratica, il posizionamento di Florenzi potrebbe in qualche modo condizionare anche il mercato della società. Se Di Francesco lo considerasse un esterno alto, ad esempio, con Perotti ed El Shaarawy, ne mancherebbe solo uno per completare il reparto, visto che Salah nelle prossime ore dovrebbe diventare un calciatore del Liverpool. Muriel è un obiettivo, così come Ghezzal, che andrà via dal Lione. La stampa turca, poi, parla di un’offerta di 9 milioni di euro per Ozyakup, rifiutata dal Besiktas che ne vorrebbe 12. Se invece lo considerasse una mezz’ala il centrocampo sarebbe praticamente completo: due registi (De Rossi e Paredes), due incursori come Nainggolan e Florenzi e due mezze ali come Strootman e Pellegrini, che a breve sarà di nuovo giallorosso.
Se poi dovesse partire Paredes, piace allo Zenit di Mancini che sembra interessato anche a Manolas, potrebbe arrivare Gonalons (pure lui in rotta col Lione) anche se il sogno resta l’ivoriano Seri del Nizza. Se, infine, dovesse decidere di farlo giocare esterno basso, sarebbe in competizione con Bruno Peres, visto che Ruediger, per caratteristiche, con Di Francesco è più adatto a giocare al centro e non sulla fascia.