Una delle chiavi di lettura per analizzare l’impresa della Roma in Champions League è la ritrovata impenetrabilità della sua difesa. Contro il Qarabag, il portiere brasiliano Alisson ha mantenuto la porta inviolata per la decima volta in stagione, su venti partite complessive. E se in alcune occasioni (Udinese e Spal all’Olimpico) i giallorossi non avessero mollato un po’ dopo aver messo al sicuro il risultato – o non avessero concesso agli avversari (Genoa e Lazio) gol facilmente evitabili – la media sarebbe ancora migliore. La storia della Serie A insegna che in Italia vince chi difende meglio e non chi segna di più, ma è in Europa che questa virtù ha portato i maggiori benefici. In Champions i giallorossi hanno sempre mantenuto la porta inviolata all’Olimpico, tornato ad essere un fortino che ha portato 7 degli 11 punti. Il dato dice che 3 volte su 6 la Roma non ha subito gol, ma acquista ancora più importanza considerando che per fare altri 3 «clean sheets» bisogna ricorrere a tutte le precedenti 39 partite. Un passo in avanti evidente. Nell’unico pareggio casalingo contro l’Atletico Madrid c’è la firma di Alisson, autore di almeno cinque parate determinanti (una allo scadere su colpo di testa di Saul), ma con il Chelsea e con il Qarabag il portiere brasiliano ha trascorso due serate relativamente tranquille. Contro la formazione azera, la Roma concesso solamente tre tiri in porta: dal 2004/05 non ne aveva mai subiti meno in Champions.
La firma su questa clamorosa inversione di rotta è quella di Eusebio Di Francesco, che ha saputo dare equilibrio alla squadra senza rinunciare alla sua idea di calcio offensivo, ma soprattutto è riuscito a farsi seguire dai calciatori, che telecomanda dalla panchina. Al termine della gara contro il Qarabag, il tecnico si è lasciato sfuggire una frase («Tutto può succedere») che la dice lunga sulla convinzione che si respira in questi giorni dalle parti di Trigoria. Ieri l’allenatore è tornato a celebrare attraverso i social la qualificazione (l’avversaria negli ottavi si conoscerà lunedì prossimo): «Il 24 agosto, dopo il sorteggio, abbiamo scelto di avere rispetto ma non timore. Il 5 dicembre abbiamo festeggiato in campo, con i nostri tifosi, il primo posto. Grazie per il sostegno, è solo un passo, non accontentiamoci! Forza Roma!». Prossimo obiettivo: accorciare sulla testa della classifica in campionato. Domenica a Verona, contro il Chievo (ore 12.30), c’è l’occasione per avvicinarsi all’Inter capolista o alla Juventus, che si affronteranno sabato. Probabile l’assenza di Diego Perotti, uscito affaticato dalla gara con il Qarabag. L’eroe della Champions, però, avrà motivo di festeggiare perché nelle prossime ore è atteso l’annuncio del prolungamento fino al 2021 del suo contratto. Ben peggiori le notizie su Luca Pellegrini che, dopo la rottura del crociato si è di nuovo infortunato al ginocchio sinistro: rottura della rotula.