Prima della classifica e del sistema di gioco, al centro del dibattito nello spogliatoio della Roma c’è la rosa. Mai così incompleta e sgrammaticata. Di Francesco elenca gli assenti per la gara di domenica contro il Benevento e si rende conto di avere le scelte quasi obbligate e i cambi al momento contati: 16 i giocatori a disposizione, compresi i 3 portieri. Convalescenti, infortunati, squalificati e anche Peres in castigo (ieri faccia a faccia con l’allenatore ): il mercato ha abbassato la saracinesca la settimana scorsa e quindi Eusebio non avrà la possibilità di chiedere aiuto a Monchi. Ogni soluzione va, dunque, trovata a Trigoria: in campo, in palestra e in infermeria. Il numero dei convocati, se non ci saranno recuperi al fotofinish, può aumentare solo con l’inserimento, già nel lavoro quotidiano, di qualche calciatore della Primavera (non ieri, alla ripresa degli allenamenti: seduta dedicata allo scarico e quindi coinvolta esclusivamente la prima squadra).
OBIETTIVO SCONTATO – Il 4-2-3-1 ritrovato o il 4-3-3 mai scartato non sono in queste ore la priorità nel lavoro di Di Francesco. Che, dopo aver recuperato 3 punti alla Lazio terza e 2 all’Inter quarta nella corsa Champions, avrebbe preferito preparare la prossima partita, fondamentale per puntare almeno al 4° posto, senza dover contare ogni giorno gli interpreti prima di iniziare l’allenamento. Il centrocampo è il reparto con le defezioni più significative. E numericamente è al minimo storico. Il tecnico è rimasto con Strootman e Gerson: il Giudice Sportivo ha fermato per 1 turno Nainggolan e Pellegrini. Agli squalificati va aggiunto Gonalons che è out e chissà quando tornerà. Ogni attenzione è dunque rivolta a De Rossi che non è stato più titolare dalla gara del 30 dicembre contro il Sassuolo e che ha rinunciato al viaggio a Verona. Il capitano si è allenato a parte pure ieri, a conferma che nessuno a Trigoria può essere ottimista sul suo recupero. Il test più significativo nella partitella in famiglia (le ultime, nella settimana passata, le ha saltate). La decisione definitiva sarà comunque presa venerdì o direttamente sabato alla vigilia della gara contro il Benevento. Eusebio, per cautelarsi, dovrà integrare il gruppo con uno o due centrocampisti della Primavera: Riccardi, mezzala del 2001, e Marcucci, regista del 1999. Sia nel 4-2-3-1 che nel 4-3-3 troveranno posto sia Strootman che Gerson. Con De Rossi in campo, scegliere la formazione e il modulo sarebbe più semplice: conosce entrambi i sistemi di gioco. Senza il capitano, la Roma rischia di essere invece sbilanciata: il rombo offensivo presenterebbe 4 attaccanti, con Defrel trequartista. Schick, come De Rossi, ha svolto solo lavoro differenziato. Ma pure lui vuole farcela per domenica.
APPUNTAMENTO CON L’UEFA – Venerdì Baldissoni e Gandini saranno a Nyon per presentare la documentazione della Roma sugli adempimenti chiesti per il rispetto del Financial Fair Play. Il club giallorosso si aspetta dall’Uefa, nelle prossime settimane, solo una multa e nemmeno pesante, avendo sforato solo un paletto (pareggio di bilancio).