Il tempo stringe. La Roma vuole tenere i conti in un virtuoso equilibrio per il Fair Play Finanziario che molti tifosi, però, scambiano con la volontà di non investire. L’addio di Totti – sincero fino alla brutalità – ha descritto la necessità di vendere per almeno 40 milioni (ma Francesco si è spinto anche oltre) entro il 30 giugno (…).
Edin Dzeko (legato da contratto fino a giugno 2020) ha trovato da tempo l’accordo con l’Inter e non accetta altre soluzioni. Resta una bella differenza tra richiesta e offerta, ma ieri le parti sembravano un po’ più vicine ai 16 milioni più un giovane, scelto però dai nerazzurri e non dai giallorossi.
Nel gioco dei dispetti di mercato, la Roma ha fatto un’offerta molto gradita al Cagliari per Barella: Defrel, Luca Pellegrini (che interessa anche alla Juventus) e un piccolo conguaglio. Barella, però, accetta soltanto l’Inter come destinazione.
Il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, continua il gioco del tira e molla: ieri ha detto che, oltre Manolas, sta trattando anche altri difensori. La situazione è intricata: il Napoli non avrebbe problemi a pagare subito i 36 milioni della clausola, ma pretende in cambio che la Roma acquisti a luglio Diawara, rimandando così indietro circa la metà dei soldi. Ipotesi che alla Roma non va bene (…).
Ben pochi soldi arrivano dalla prima cessione: Ezequiel Ponce allo Spartak Mosca. L’argentino ha giocato una buona stagione all’Aek Atene (21 gol in 43 partite) ma i greci non avevano i soldi per riscattarlo. Lo Spartak pagherà 3 milioni di euro più 3 di bonus. L’accordo vale per adesso alla Roma una plusvalenza di circa 500 mila euro, più il 20% sulla futura rivendita, mentre il 40% andrà al Newell’s, da cui i giallorossi prelevarono il ragazzo nel 2015.
Lunedì può essere il giorno di Jordan Veretout, conteso anche dal Milan. I rossoneri hanno offerto 18 milioni più 2 di bonus, la richiesta dei viola è 25 milioni. La Roma resta alla finestra, ma il giocatore interessa (…).
FONTE: Il Corriere della Sera