La lista di Petrachi è pronta. E Fonseca, già prima di sbarcare nella Capitale, sa bene quali sono le intenzioni del ds. È al corrente di ogni mossa del suo interlocutore. Si sentono quotidianamente e da oggi, con l’insediamento del portoghese, hanno la possibilità di confrontarsi a quattr’occhi. C’è da lavorare in profondità, soprattutto fuori dal campo. La Roma della prossima stagione sarà completamente diversa. I possibili partenti aumentano di ora in ora.
Ma di conseguenza anche i necessari rinforzi per allestire la rosa competitiva promessa, nel vertice di Londra, da Pallotta e Baldini all’ex tecnico dello Shakhtar. La fase iniziale della rivoluzione sarà dedicata all’allestimento della difesa che, e non solo per l’addio annunciato di Manolas, andrà rifondata. In porta, in mezzo e sui lati. La scelta di cominciare da dietro non è casuale. La società giallorossa, anche per restituire un po’ d’entusiasmo alla piazza dopo l’uscita di scena di De Rossi e Totti, cerca il top player per sostituire Dzeko che andrà all’Inter.
COLPO GROSSO – L’identikit è stato svelato da tempo: Higuain o Icardi. Il centravanti della Juve non ha alcuna garanzia da Sarri e il suo procuratore, in caso di nuova cessione, lo spinge all’estero: a Trigoria lo vorrebbero in prestito, spalmando il maxi ingaggio (7 milioni più bonus a stagione) in 4 anni. L’ex capitano dell’Inter, invece, si prepara a rispondere alla convocazione di Conte che però, come ha chiarito alla moglie-manager Wanda, non lo vuole: Marotta ne discute spesso con Fienga e Petrachi per inserirlo nell’affare Dzeko. Entrambi, al momento, è come se non fossero trattabili. Bisogna, quindi, aspettare che il mercato entri nel vivo.
E che la Roma, cominciando dalla cessione di Manolas al Napoli che deve pagare i 36 milioni della clausola avendo già l’intesa con il greco, incassi 45 milioni di plusvalenze entro la fine del mese. Meglio dedicarsi alla difesa, Olsen ha richeste dal Werder Brema, dal Copenaghen (il suo ex club ha ceduto il titolare Joronen al Brescia) e dalla Francia. Il ds giallorosso tratta Pau Lopez, ma non intende spendere i 25 milioni pretesi dal Betis Siviglia. Perin è l’alternativa. Con qualche dubbio, però, legato alla serie di infortuni che recentemente lo hanno penalizzato.
La Juve è disponibile, puntando il fluidificante mancino Luca Pellegrini che, cresciuto nel vivaio, è tra i cedibili perché assicurerebbe la plusvalenza secca di 15-20 milioni. A proposito di terzini: c’è l’Inter su Florenzi. Ecco perché, per la corsia destra, l’idea è Hysaj, deciso a lasciare il Napoli e tentato dall’Atletico Madrid. Fonseca, a sinistra, vorrebbe Ismaily che a Donetsk si tengono stretto. E ha già chiesto a Kolarov di restare.
AMPIA SCELTA – L’acquisto di primo piano, a luglio, sarà comunque il centrale difensivo per rimpiazzare Manolas. Confermati, su input del portoghese, Fazio e Jesus (quest’ultimo è a un anno dalal scadenza e quini rimane in bilico). I 36 milioni in arrivo da De Laurentis fanno gola a chi è chiamato dal club giallorosso. Che vola alto: chiesto Andersen alla Sampdoria. Ferrero lo valuta almeno 30 milioni: Defrel e Frattesi (da riscattare dal Sassuolo con 10 milioni) possono favorire la negoziazione.
Ma il danese piace al Tottenham e all’Arsenal. In corsa pure il Lione e ovviamente il Milan di Giampaolo. Pezzella è l’opzione di scorta, con la Fiorentina che si adegua alla Sampdoria: servono 30 milioni pure per l’argentino. Nell’elenco restano Vavro, Verissimo e Bartra. Petrachi vedrà stamattina il manager di Veretout (è lo stesso di Hysaj) per capire come arrivare al centrocampista.
Pradè vuole incassare 25 milioni e avere in prestito Karsdorp. Il ds giallorosso parla ancora di Barella con il Cagliari che preferisce cederlo alla Roma e non all’Inter (il giocatore ha l’accordo con Marotta) per tenersi Luca Pellegrini e prendersi Defrel (che però vuole giocarsi una chance con Fonseca). In stand by Diawara: appuntamento a luglio. Oggi a Trigoria, alle 15, l’assemblea dei soci.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani