Da una parte un presidente, James Pallotta, che ogni volta che ne ha l’occasione ribadisce la necessità di valorizzare i prodotti del vivaio romanista; dall’altra un allenatore, Eusebio Di Francesco, che a Sassuolo ha dimostrato di saper lavorare meglio di altri proprio con i giovani. In mezzo un direttore sportivo, Monchi, che può appuntarsi sul petto come tante medaglie la ricerca e la valorizzazione di promesse diventate poi campionissimi. Il fatto che ieri a Londra si siano ritrovati tutti intorno allo stesso tavolo, con il direttore generale Mauro Baldissoni, non è un caso ma il frutto di una precisa strategia societaria. Perché non potendosi ancora permettere spese folli – le cose cambieranno quando ci sarà lo stadio di proprietà – la Roma dovrà: 1) valorizzare i propri giovani; 2) cercare sul mercato potenziali campioni, ma con stipendi ancora abbordabili per una società come quella giallorossa. Il ritorno a Trigoria di Lorenzo Pellegrini è un esempio del primo punto. Due anni fa la Roma lo ha mandato a Sassuolo a giocare con la speranza, non la certezza, che sarebbe diventato un giocatore importante. Oggi riprende un calciatore cresciuto (47 presenze e 9 gol in serie A, due apparizioni nella nazionale A, 3 gol nelle ultime 3 presenze con la nazionale under 21 impegnata negli Europei di categoria in Polonia) pagando 10 milioni di euro, a cui bisogna togliere il milione versato dal Sassuolo per il prestito. In pratica è come se il club giallorosso avesse pagato 4,5 milioni l’anno per la valorizzazione, operazione onerosa ma intelligente dopo l’abolizione delle comproprietà.
Rick Karsdorp risponde invece al secondo punto. Giovane – è un classe ’95 – ma già esperto: campione d’Olanda con il Feyenoord (78 presenze e un gol in Eredivisie), fa parte della nazionale Oranje con cui ha collezionato tre presenze. Il suo prezzo è ancora abbordabile, circa 15 milioni di euro, così come il suo ingaggio. È il profilo ideale perle casse della società e perle capacità di allenatore e direttore sportivo. Sarebbe una scommessa, invece, Richarlison, attaccante classe ’97 del Fluminense: la stampa brasiliana parla di un’offerta di 18 milioni di euro da parte della società giallorossa, in pratica gli stessi soldi spesi lo scorso anno per Gerson, che potrebbe finire in prestito al Bologna. Difficile che la Roma ripeta un’operazione così onerosa e con un coefficiente dirischio così elevata. Sono più «vecchi» l’ivoriano Seri (’91) – il Nizza ha sparato altissimo per il suo cartellino – e Ghezzal (’92) del Lione, altri due obiettivi del mercato giallorosso. Oggi, intanto, sarà il giorno di Mohamed Salah al Liverpool: l’egiziano sosterrà le visite mediche e firmerà il contratto con i Reds. Alla Roma 40 milioni di euro più bonus. Sempre a proposito di giovani, ieri l’Under 16 giallorossa ha superato 5-0 il Cesena nella semifinale scudetto: il 23 la sfida per il tricolore per la formazione di Rubinacci.