L’analisi delle immagini di tutti i gol di giornata, effettuata come da prassi il giorno successivo ad ogni incontro, porta alla modifica della paternità del primo gol di Roma-Parma, assegnato in prima istanza a Pellegrini ed attribuito oggi come autogol di Gagliolo.
L’azione che al 35′ permette alla Roma di passare in vantaggio nasce da un tiro al volo di sinistro dal limite del centrocampista Pellegrini. Appostato nell’area piccola, sulla traiettoria della conclusione del giallorosso indirizzata in porta, c’è Gagliolo, che ha tutto il tempo per veder arrivare il pallone e provare a rinviarlo, evidentemente senza riuscirci perchè la sfera finisce alle sue spalle ingannando Frattali. E’ palese il movimento del difensore del Parma di intervenire non tanto in opposizione al tiro, ma proprio per rinviare il pallone, per cui, sulla base del Criterio 1A delle Linee Guida per i gol dubbi, il suo gesto viene classificato come “rinvio errato”, da cui scaturisce l’autorete a lui assegnata. Il caso più recente equiparabile come dinamica è quello di Toloi in Genoa-Atalanta dello scorso 22 dicembre.
Nella giornata di ieri c’è un altro caso dubbio, l’intervento difensivo di testa di Demiral che in Atalanta-Sassuolo, nel tentativo di rinviare sul pallonetto di Gomez al 53′, manda la palla nella propria porta. Da recenti indicazioni Uefa (vedi la decisione sul gol attribuito a Saul Niguez in Atletico-Dortmund del 7 novembre 2018) quando l’intervento del difendente indirizza il pallone in rete a portiere comunque già battuto si attribuisce la marcatura all’autore della conclusione, sempre che la stessa sia diretta nello specchio.
I due rinvii errati di Gagliolo e Demiral si differenziano quindi per la possibilità di intervento del portiere, a Roma Frattali viene superato per l’azione del compagno di squadra per cui scaturisce l’autogol, a Reggio Emilia Pegolo era già stato scavalcato dal pallonetto di Gomez per cui il 2-1 dell’Atalanta viene assegnato al n. 10 nerazzurro.
FONTE: legaseriea.it