Di Francesco ritrova la Roma. Per ora a Trigoria (alle ore 10), cioè per la ripresa degli allenamenti dopo lo stop di 7 giorni, concessi (da contratto) ai giocatori della serie A. Spera, però, di ritrovarla, almeno quella vista fino a metà novembre, pure in campo. Magari già a San Siro, domenica sera, nella sfida da dentro o fuori contro l’Inter dell’ex Spalletti. Che, già da ieri pomeriggio, è al lavoro con i nerazzurri ad Appiano Gentile e che in giornata riceverà Lisandro Lopez, il centrale difensivo che gli è mancato da inizio stagione, lacuna nella rosa che, a sentire il tecnico di Montespertoli, non è sfuggita nemmeno alla mamma ottantenne.
FUORI MERCATO – Magari con un po’ di invidia per il collega Lucio, subito accontentato dalla sua società, anche Eusebio aspetta almeno un rinforzo a gennaio. Gliel’ha promesso Monchi che però non può derogare da quella che è la strategia della proprietà: solo cedendo un giocatore se ne può accogliere un altro. In più il ds ha chiarito, pure in pubblico, come bisogna prendere di petto la crisi: «La soluzione è dentro Trigoria». Quindi: va sfruttata meglio la rosa attuale. Di Francesco lo sa e non fa una piega. È consapevole dell’involuzione che, in un mese e mezzo, ha reso la Roma scontata e impotente. Addirittura vulnerabile, tatticamente e anche fisicamente. L’identità di squadra è scomparsa. Il tecnico dovrà ritrovarla e in fretta. Il campionato non aspetta i giallorossi che, il 6 gennaio, sono scivolati al 5° posto, 1 punto dietro la Lazio e a 12 dal Napoli leader. Fuori dalla zona Champions e dalla corsa scudetto. Così in 8 giorni, dalla partita di domenica 21 a Milano, l’allenatore si gioca probabilmente il futuro in 3 partite: oltre che nella delicata sfida contro l’Inter, nei 2 match contro la Sampdoria, quello da recuperare, a Marassi,mercoledì 24 gennaio, e l’altro, all’Olimpico, domenica 28.
NAINGGOLAN GIALLO -Di Francesco da stamattina (oggi doppia seduta) valuterà i suoi giocatori, augurandosi che abbiamo rispettato i suoi “consigli” per questo periodo di pausa. E, domenica sera a San Siro, si affiderà solo a chi sarà nelle condizioni atletiche migliori. Dopo il ko contro l’Atalanta ha fatto capire che non guarderà più in faccia nessuno. In campionato, nelle ultime 3 gare, la Roma ha raccolto appena 1 punto. A deluderlo è stato il nucleo dei senatori. Non li scaricherà. Ma chiederà loro di essere più presenti. Non solo in partita. Pure in allenamento, dove ha notato che qualcuno si è come fermato. L’allenatore ripartirà da Manolas, Fazio, Kolarov, De Rossi, Nainggolan e Dzeko. Insieme con Alisson, loro non sembrano al momento in discussione. Ma Eusebio è comunque pronto alla virata. Peres, dato per partente entro fine gennaio, potrebbe intanto tornare a fare il terzino destro e Florenzi, come il 1° ottobre a San Siro contro il Milan, essere avanzato da esterno alto sulla stessa fascia. Di conseguenza dovrebbe restare fuori, nel tridente offensivo, El Shaarawy o Perotti. Così come rischia Strootman, con Pellegrini pronto a giocare il 2° match di fila da titolare. Nainggolan, invece, la scorsa settimana è stato vicino all’addio: l’Evergrande di Cannavaro ha offerto 50 milioni al club giallorosso in un incontro che ha rischiato di finire con la fumata bianca. Lo stop, però, è arrivato dalla Cina: Governo e Federcalcio contrari (per ora) all’affare. Il big in uscita a gennaio, a questo punto, potrebbe diventare Strootman, ultimamente fuori dal coro: per far cassa e mercato