Non gioca una partita da titolare da più di due mesi e, in assoluto, negli ultimi tre è sceso in campo appena tre volte. L’inverno della Roma è coinciso con l’inverno nero, anzi nerissimo, di Maxime Gonalons: in campo a Verona con il Chievo (0-0), poi tre panchine di fila in campionato, in campo nella sconfitta casa linga del 6 gennaio contro l’Atalanta, poi lo stop. Non è andata meglio in Coppa Italia, do ve ha giocato nella disastrosa sfida contro il Torino. In mezzo una lesione al polpaccio che lo ha tenuto fermo per quasi otto settimane: è rientrato a Napoli ma è andato in panchina, ha giusto assaggiato il campo un paio di minuti contro il Torino, è andato in tribuna contro lo Shakhtar perché, ha detto Di Francesco, «ho scelto calciatori con caratteristiche diverse». Oggi tornerà titolare al posto dello squalificato De Rossi, tre mesi e mezzo dopo l’ultima volta che ha vinto con la Roma: era il primo dicembre, di fronte c’era la Spal, è passata una vita.
CHI SI RIVEDE – Con lui, in difesa, c’era Juan Jesus insieme a Manolas, oggi il greco dovrebbe riposare, e insieme a Fazio (che ieri ha compiuto 31 anni) ci dovrebbe essere il brasiliano che titolare non è, ma rispetto a Gonalons ha giocato decisamente di più. Per lui sarebbe la seconda di fila in campionato dopo quella contro il Torino, in cui ha fatto vedere a Di Francesco di essere in buona forma fisica e mentale. L’obiettivo del l’allenatore, in vista di un tour de force che dopo la sosta prevede Bologna, Fiorentina, derby e le due super sfide con il Barcellona, è quello di avere più giocatori sullo stesso livello e la rotazione dei centrali (col Toro ha riposato Fazio) rientra in questo discorso.
PAPÀ BRUNO – Discorso diverso per quanto riguarda Bruno Peres, previsto dall’inizio perché Florenzi non sta benissimo. Il brasiliano qualche giorno fa è diventato papà di Pietro, Di Francesco ha detto che la nascita del figlio gli ha dato una carica maggiore e si sta allenando bene, per questo oggi potrebbe giocare in una difesa che, con il suo connazionale, Fazio e Kolarov (per lui la parola riposo non esiste) non sarebbe un inedito, visto che insieme hanno giocato contro Benevento e Chievo in trasferta (0 reti subite) e contro il Chelsea in Champions (3, invece, i gol incassati).
IN AZZURRO – Dal buon umore di Peres a quello di Pellegrini, che dopo Crotone, insieme a Florenzi, saluterà la Roma per unirsi alla Nazionale di Di Biagio. Un’iniezione di fiducia per il centrocampista, che in questa stagione ha alternato luci e om bre. Contro il Torino è entrato bene, realizzando anche il terzo gol stagionale, tanti quanti ne aveva fatti durante il primo anno al Sassuolo. La scorsa stagione aveva moltiplicato il bottino ed era arrivato a 8 sommando anche le coppe, adesso i gol sono quasi un dettaglio, perché Di Francesco, che per lui stravede, si aspetta il salto di qualità definitivo. A Crotone avrà un’altra occasione, non fosse altro per mettere in difficoltà l’allenatore in vista delle partite di fuoco che attendono la Roma nelle prossime settimane.