Il bilancio, come nelle ultime stagioni, prima di ogni altra iniziativa. Pallotta, a Boston, lo sta ricordando anche in queste ore ai suoi collaboratori. Il ds Monchi, avvertito con largo anticipo, si è subito attivato per accontentare il presidente, con l’obiettivo di fare lo stesso con il nuovo allenatore per consegnargli una rosa da Champions. La Roma ha chiuso la semestrale con 53,4 milioni di perdite e, per rientrare nel piano concordato con l’Uefa nel rispetto del Financial Fair Play, deve entro il 30 giugno scendere a meno 30. Ecco perché, oltre ad abbassare il monte ingaggi del 15-20 per cento (altra richiesta della proprietà Usa), dovrà fare una cessione da qui a fine mese, incassando almeno 40 milioni. Il partente, anche se nel mercato ogni situazione può cambiare da un giorno all’altro, è Salah che è pronto a tornare in Premier. Il Liverpool lo ha già convinto: quadriennale da 4,5 milioni a stagione (più bonus). Il manager Abbas, mercoledì a Londra per approfondire la trattativa e stasera in tribuna a Cardiff per Juve-Real, ha ricevuto l’offerta da girare al club giallorosso: 35 milioni. A Trigoria ne chiedono però 50. Accordo possibile a 40-45 (dipende dalla formula di pagamento). Adesso Salah, contattato anche da Klopp, vuole definire il trasferimento in fretta, anche per cominciare il lungo iter burocratico (permesso di soggiorno).
PERCORSO OBBLIGATO – Monchi lavora per la nuova stagione, ma non può ignorare quella appena conclusa. Lo spagnolo, chiama- to a piazzare alcuni giocatori in esubero come Iturbe e Doumbia, sarà obbligato a riscattare in questa sessione di mercato anche 5 calciatori, spendendo circa 40 milioni. Così divisi: 8 per Perotti, 6 per Mario Rui, 3,2 per Fazio, 8 per Juan Jesus e 12,5 per Peres. Solo Fazio ha la certezza di restare, gli altri invece potrebbero finire in qualche negoziazione, in Italia o all’estero. Di sicuro, però, andranno pagati nelle prossime settimane. La Roma, proprio mettendo in preventivo le spese estive, ha definito già a gennaio la cessione di Iago Falque, incassando 5,8 milioni dal Torino che, sempre quattro mesi fa, si è impegnato a prendere anche Skorupski a 7 milioni (ultimamente ha però chiesto lo sconto). Sono i mlioni che, più o meno, il ds dovrà girare al club granata per Peres.
REBUS DA RISOLVERE – Di Francesco oggi parteciperà a un convegno ad Agropoli e conoscerà il suo futuro dopo il weekend. Squinzi, al momento, non ha l’urgenza di incontrarlo. Il presidente dà la priorità alla penale di 3 milioni e lo ricorda quotidianamente ai suoi collaboratori Carnevali e Angelozzi, incaricati di trattare con Monchi. La Roma frena, ma sa bene di dover andare incontro al Sassuolo che, per liberare il suo allenatore (vincolato per altri due anni), non ha alcuna intenzione di soprassedere sulla clausola. Il club emiliano vorrebbe un giovane della Primavera di De Rossi. E, come fece con Pellegrini, cioè fissando il diritto di riacquisto. Il centrocampista Frattesi è tra i principali candidati e si va ad aggiungere al difensore Marchizza e al centravanti Tumminello (gli attaccanti, però, non mancano nella rosa del Sassuolo). Ricci, invece, dovrebbe uscire dall’affare: la società giallorossa preferirebbe darlo all’estero (al Siviglia, al Celta Vigo o all’Anderlecht) o a un altro club italiano (al Genoa, all’Atalanta o alla Sampdoria). Di Francesco, da domani a Pescara in attesa di novità da Boston (Monchi ha smentito i nuovi rumors su altri candidati: Emery, Blanc e Tuchel), vorrebbe Berardi per sostituire Salah: il prezzo dell’esterno offensivo, 35 milioni, è ritenuto però eccessivo. Da sistemare, sempre con Angelozzi e Carnevali, il rientro alla base di Pellegrini, operazione da 10 milioni, e da capire se è possibile concludere l’ingaggio di Adjapong, terzino destro classe ‘98. L’Inter insiste per Ruediger e non arretra per Strootman (ha appena rinnovato, ma con una clausola di 40 milioni, da quest’anno a scendere). Manolas, invece, punta al rinnovo, con un aumento di un milione di euro all’anno (da 1.7 a 2,7). Mancini tenta Paredes e Dzeko per il nuovo Zenit.