(PREMIUM) Non riuscite più a fare gol… “Siamo partiti malissimo nei primi 25 minuti, il nostro portiere è stato bravissimo. Appena ho invertito gli esterni, la Sampdoria si è allungata e abbiamo ritrovato fluidità, manovre e occasioni. Abbiamo preso gol sull’unico gol della Samp del secondo tempo. Non mi è piaciuto l’approccio alla gara, anche se dopo abbiamo reagito e creato tante situazioni che non siamo riusciti a sfruttare.”
Con una vittoria avreste potuto agganciare l’Inter… “Non è una cosa voluta. La partita dura 90 minuti, mi potevo aspettare meno brillantezza iniziale ma non so perché siamo entrati impauriti e insistendo su un palleggio che non avevamo preparato. Facciamo fatica a fare gol, questo condiziona il nostro cammino.”
Schick? “Si è fatto male in allenamento, un fastidio muscolare simile a quello precedente. E’ un momento delicato per noi, siamo in crisi. Non gira una cosa come si deve, abbiamo sbagliato anche i tiratori. Questo non aiuta, la squadra dovrebbe rimanere attaccata alla partita. La Sampdoria ci ha punito nel secondo tempo.”
Subite molti tiri… “Sono d’accordo con te. Abbiamo subito molti tiri, prima la fase difensiva era la nostra forza. E’ troppo importante quel lavoro che facciamo coi terzini, non avevamo la testa giusta in partita. Dopo l’abbiamo fatto meglio, siamo usciti alla distanza. Sul gol potevamo difendere meglio.”
Influiscono nella sua testa e in quella di Dzeko le voci di mercato? “Anche gli altri dieci erano sul mercato nella prima mezz’ora, è un discorso di squadra non di Edin. Non voglio assolutamente parlare di mercato, magari viene travisato ciò che dico.”
Ti fa dormire il continuo interesse nei tuoi big? “Non mi fanno dormire i primi 25 minuti e il fatto che non mettiamo la palla dentro. Il resto si vedrà dopo il 31.”
Lei ha detto che qualcuno dei suoi non è stato un professionista.. “Non ho detto questo, solo che serve maggiore attenzione in quello che si va a fare. Compresi noi che prepariamo le situazioni, i 7 giorni di festa continuativi sono un disastro. Qualche errorino anche da parte nostra, in primis mia, è stato fatto.”
Il rigore? “Florenzi in allenamento li batte benissimo, è il nostro capitano ed è un peccato abbia sbagliato, ma chi non li tira non li sbaglia.”
(SKY) Per il rigore Florenzi era il prescelto? “Si era lui il capitano è quello aveva provata spesso e non avendo gli altri è stato scelto lui. Ma ultimamente chi scelgo scelgo sbaglio.”
Sembra si sia rotto qualcosa tra lei e il gruppo… “Questo è un tuo pemsiero. Io ritengo che la squadra ha espresso trame di gioco ottime in alcuni momenti, ha perso veemenza e cattiveria ma abbiamo fatto bene 70 minuti a Milano, bene tutta la gara con la Sampdoria poi oggi invece abbiamo fatto i primi 25 minuti malissimo. Quando ho cambiato gli esterni siamo andati meglio e si sono viste situazioni interessanti e poi sull’unico tiro preso nel secondo tempo abbiamo subito gol. E’ un momento in cui va tutto male La squadra non deve vincere per l’allenatore ma per tutta la società e per tutta la squadra che è una squadra forte che ambisce ad andare in Champions League”
Il cambio di Pellegrini e il cambio di modulo? “A Genova ci abbiamo pareggiato mettendoci così. Avevo visto Lorenzo un po’ stanco e poco lucido nelle scelte finali, veniva da due partite consecutive e volevo cercare di vincere la partita mettendo un attaccante vicino a Dzeko”
Dzeko? “Le situazioni favorevoli le ha avute in queste due partite, se dovessi pensare alla squadra nei primi 25 minuti stanno tutti in partenza visto l’atteggiamento. Lui ha avuto diverse occasioni ma non ha avuto la freddezza per fare gol come anche gli altri. Quello che mi preoccupa sono i 25 minuti iniziali, questa squadra attacca poco la profondità e quando lo fa crea occasioni importanti. Questo è quello che mi manca”.
Urlavi ai tuoi di andare avanti… “Si perché eravamo troppo schiacciati e non riuscivamo a uscire. Loro non hanno battuto un fallo laterale indietro perchè sapevano che saremmo andati a pressare e noi invece lo abbiamo fatto spesso e per quello mi sono incazzato. Non va bene giocare tutti quei palloni su Alisson, non ci sta”.
Vi mancano leggerezza, spensieratezza e lucidità? “Quello che hai fatto dopo i primi 25 minuti dimostra che la squadra poteva e voleva fare determinate cose e quindi avrebbe potuto farlo dall’inizio. Sai che quando i risultati non vengono vincere una partita anche su calcio di rigore oggi sarebbe stato importante per tutti, io voglio che la squadra giochi con coraggio ma la spensieratezza quando i risultati non arrivano non viene naturale”
Dopo il meeting societario a Londra ti aspettavi qualcosa di diverso? “Noi dobbiamo fare prestazioni differenti in campo. Oggi non ho il desiderio di parlare di mercato, compete ad altri. Devo pensare a riconquistare almeno il quarto posto perché abbiamo le potenzialità e il dovere di farlo”
(ROMA TV) Fa male… “Nel primo tempo abbiamo fatto 25 minuti pessimi, poi la squadra ha ricominciato a giocare quando ho invertito i due esterni che attaccavano la profondità. Peccato perché quando la squadra meritava abbiamo preso il gol su una nostra disattenzione.”
Per ripartire? “Prima concedevamo poco o niente, adesso qualche tiro di troppo. Non è il discorso della singola partita ma di un periodo generale, questo ci deve far riflettere e farmi ragionare per ritrovare gli equilibri all’interno di una gara. Oggi sembrava che per i primi 25 minuti non c’eravamo sia fisicamente sia atleticamente.”
Dove si può ripartire nel discorso tattico? “Devo valutarle tutte, se vedo che con questa squadra si fanno ottime cose ma ci perdiamo in 25 minuti, sono cose per me inaspettate, sia per come avevamo preparato la partita sia per il desiderio di vincere dei ragazzi. C’era la voglia di far bene, devo partire si dalla testa ma posso anche cambiare qualcosa, posso pensarci. Non siamo concreti rispetto a quello che facciamo, ci sto pensando da un po’ di tempo di cambiare e avere le risposte giuste e la disposizione dei giocatori per ragionare in una determinata maniera.”
Perché non c’è stata rabbia? “L’approccio è stato inaspettato anche per me, pensando alle partite da cui venivamo. C’è un dato importante: Alisson è stato il secondo giocatore che ha toccato più palloni, questo fa capire come spesso non si va in verticale come chiedo. Alisson ha giocato 40 palloni nel primo tempo, era una cosa mai chiesta da me. Vuol dire che è mancata la capacità e la velocità di testa di fare certe cose. Per 45 minuti si è vista una squadra diversa, la Samp non ci aveva creato difficoltà prima di prendere il gol. A dare delle motivazioni faccio fatica, è inaspettato. Mi aspettavo una squadra cattiva e arrembante, che desse filo da torcere alla Sampdoria sin dal primo minuto.”
Serve una grande reazione “Io sono amareggiato, inutile stare qui a fare i proclami con presunzione dicendo bugie. Alla fine possiamo fare anche 5 tiri in porta, ma serve la concretezza. In questo momento stiamo dimostrando di non essere una grande squadra, serve creare qualcosa in meno ma essere più determinati. Sono amareggiato per questo, non posso essere felice. Ma da quando si ripartirà martedì state certi che cercheremo di rimettere tutto in carreggiata.”
(RAI) Contestazione dei tifosi… “Fa parte del gioco quando non vinci per tante partite, succede questo. Abbiamo sofferto l’aggressività della Sampdoria, ci sono state tante trame offensive ma non abbiamo concretizzato, abbiamo anche sbagliato un rigore. Tenevamo a questa vittoria per raggiungere l’Inter, peccato di non esserci riusciti.”
Il piano della Roma sul mercato? “Non voglio parlare di mercato perché le mie parole potrebbero essere travisate, abbiamo la società e i direttori per parlare di questo argomento. Io voglio parlare di campo siamo stati poco cinici, ormai lo diciamo da un po’, dobbiamo migliorare e crescere sotto questo punto di vista.”
Calo fisico o mentale? “Un po’ tutti e due, nella prima mezz’ora abbiamo faticato molto, poi però siamo cresciuti. Abbiamo acquisito una certa riconoscibilità, ma non riusciamo a metterla in pratica.”
Poblemi tattici da analizzare? “In questo momento dobbiamo lavorare sulla tranquillità e sull’attenzione difensiva. In quest’ultimo periodo stiamo concedendo un po’ troppo rispetto a prima. Ma è ovvio che ora il problema è psicologico, abbiamo perso sicurezze, e dobbiamo lavorare per riacquistarlo.”