Aspettando l’ufficialità per Fonseca, la Roma che verrà si costruisce a Londra. Oggi il Ceo Fienga vola nella City per raggiungere il presidente Pallotta e il consigliere Baldini. Nei prossimi giorni, a sorpresa (ma soltanto perché sarebbe la prima volta che partecipa a queste riunioni organizzative), non è escluso che possa arrivare la convocazione per Totti (ora in vacanza con la famiglia).
Il via-vai tra Roma e l’Inghilterra sarà comunque continuo: atteso anche il vicepresidente Baldissoni che dovrà relazionare sull’annosa vicenda stadio. Nelle prossime ore è attesa invece la firma del tecnico portoghese che avverrà via fax. In un secondo momento anche lui si aggregherà alla comitiva per iniziare a progettare la Roma del futuro.
Non sarà il primo viaggio a Londra per Fonseca. Prima del meeting di Madrid, il 46enne di Nampula ha già incontrato Baldini nella City. A dimostrazione, per chi avesse ancora qualche remora, della genesi della scelta della Roma che poi ha trovato d’accordo anche l’anima italiana del club, tra cui il futuro ds Petrachi che da tempi non sospetti è un ammiratore dell’allenatore lusitano.
FRENATA PER DZEKO Sinora le parti in causa hanno parlato poco di mercato. Perlopiù sono stati i procuratori ad avvicinarsi e ad offrire i loro assistiti. L’unico nome proposto da Fonseca è quello di Ismaily. La valutazione di 15 milioni di euro per un classe 90 sta facendo riflettere il club giallorosso consapevole di rischiare a breve di perdere Kolarov che, insieme a Dzeko e Florenzi, è stato richiesto dall’Inter.
La trattativa con la società nerazzurra ha avuto una brusca frenata nelle ultime ore. Perché la valutazione che fa la Roma del bosniaco (25 milioni) è distante anni luce da quanto è disposto a spingersi la proprietà cinese (più o meno la metà). Che tra l’altro nicchia, scottata ancora dall’affaire-Zaniolo, a privarsi dei giovani del suo vivaio. Alcuni per motivi legati al bilancio: il portiere Radu, ad esempio, deve essere riscattato dal Genoa per 12 milioni. Ergo, non può essere valutato meno di questa cifra.
Diverso il discorso su Pinamonti: l’attaccante continua a segnare con continuità nel mondiale under 20. E alla Pinetina lo valutano addirittura quanto Dzeko. L’Inter sarebbe disposta a sacrificare Merola, seconda punta rapida, veloce e tecnica, che all’occorrenza può giostrare anche da centravanti.
RICERCA DEL PALLEGGIATORE Benché siano le ali a catalizzare e caratterizzare il gioco di Fonseca, inevitabilmente Petrachi (atteso anche a lui a Londra ma ancora alle prese con il braccio di ferro con Cairo: tra mensilità e compensi maturati nei 9 anni al Torino, gli è stato chiesto di rinunciare a 650 mila euro) è alla ricerca di un regista in mezzo al campo. La Roma è piena di mezzali (Zaniolo, Pellegrini, Cristante) che tuttavia nel 4-2-3-1 difficilmente potranno trovare spazio contemporaneamente.
Anche la figura di Nzonzi, in quest’ottica, è sotto osservazione. Serve chiaramente un palleggiatore. Nei giorni scorsi alla Roma è stato accostato il nome di Florentino del Benfica che tuttavia ha una clausola rescissoria monstre. A Trigoria non disperano, convinti che si possa comunque lavorare con il club lusitano per cercare un’intesa.
Altro profilo che piace è quello del brasiliano Bruno Guimaraes (Atletico Paranaense) che curiosamente, oltre alla Roma, è stato avvicinato nei mesi scorsi anche allo Shakhtar. Rischia invece di rimanere una suggestione l’olandese Van de Beek: con la semifinale di Champions raggiunta dall’Ajax la sua valutazione è schizzata alle stelle (50 milioni).
FONTE: Il Messaggero – S. Carina