(CONFERENZA STAMPA) Come mai un primo tempo così disordinato? Schick ce lo possiamo aspettare migliore? “Su Schick sì, devo dire che oggi non è stato neanche aiutato dalla squadra nel primo tempo dove siamo stati un po’ troppo compassati e lenti nel manovrare, leggeri nella manovra e volevamo la palla sui piedi: questo non esiste nella nostra idea di calcio. Nel secondo tempo ho cambiato assetto avvicinando un giocatore all’attacco e anche lui si è mosso molto meglio. Schick, come fu per Under, va aspettato. Viene dalla Sampdoria, ora è in un ambiente diverso. Lo scorso anno ha giocato poche partite da titolare nel girone di ritorno, ma lì è un ambiente diverso con ambizioni totalmente diverse. Ma chi capisce giocare di calcio e vede giocare Schick capisce che è un giocatore di talento. Va ancora costruito sotto tanti punti di vista, ma nel secondo tempo la sua prestazione è migliorata.”
Che servirà martedì per battere lo Shakhtar? “Secondo me più li facciamo palleggiare, meno li pressiamo e meno li andiamo a prendere e più avremo difficoltà. Ho già detto quale sarà la partita. Loro verranno qui all’Olimpico dove noi avremo un pubblico splendido, che sarà il 12° uomo ed essendo uno in più dobbiamo per forza andarli a prendere nella loro metà. Concederemo poco o niente all’avversario, questa deve essere la nostra mentalità, sapendo che più che ucraini sono brasiliani per la facilità di manovra e per come si esprimono. La partita d’andata è quella che farò vedere ai miei ragazzi, la differenza tra i due tempi: se riuscissimo ad avere per almeno 70 minuti l’atteggiamento che abbiamo tenuto per 50 minuti secondo me possiamo portare a casa la qualificazione.
Scatto atletico? “Se ci fossimo fermati al 45’ si sarebbe detto il contrario. È importante la testa, significa che ho dovuto modificare nella loro testa qualcosina. Aver cambiato il sistema di gioco sullo 0-0 era per avvicinare qualche giocatore di più all’area avversaria. Cerco di cambiare da quel punto di vista, la testa fa sempre la differenza. Potevamo essere condizionati dal fatto di non aver fatto bene all’Olimpico, dovevamo riprenderci questo stadio e l’abbiamo fatto con convinzione.”
Per Schick troppe palle alte? “Non li voglio neanche con Dzeko, ma non è sempre colpa degli altri. Ci siamo mossi poco bene tra le linee, cosa che abbiamo fatto successivamente molto bene. Non ha fatto male Schick, ha fatto male tutta la Roma, avrei dovuto cambiare più giocatori. Lui tende troppo ad aprirsi, nel 4-3-3 il centravanti deve giocare molto dentro e poco fuori, se non ci va lui è difficile che qualcuno chiuda un cross.”
L’era del grande turnover è finita? “Ci sono momenti e momenti, quando l’ho fatto eravamo stati bravi, quando l’ho fatto meno abbiamo fatto peggio. Quando si cambia, c’è un perché. Oggi magari non ha giocato Perotti e ha giocato Stephan, sono scelte ponderate in base a ruoli e caratteristiche.
Roma più cinica? “Lavoro, campo e basta. Non conosco altre medicine. Dobbiamo ancora migliorare, abbiamo fatto delle partite straripanti senza fare gol. Oggi lo facciamo un pochino meno, ma quando mettiamo in campo determinate caratteristiche siamo forti. Ci voleva fiducia, nell’ultimo periodo abbiamo fatto tanti gol, speriamo di continuare.2
Lei è soddisfatto? “C’è una cattiva abitudine, anche nella mia squadra. Io guardo avanti, possiamo fare ancora tanto, magari per lo scudetto non avevamo le potenzialità delle altre, ma guardiamo avanti, per migliorare e costruire qualcosa. Si tende sempre a distruggere. Sono convinto che si possa costruire, cerchiamo di guardare avanti”
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