Venerdì sera la Roma ha vinto 3-0 senza un gol di un attaccante. Di più, senza un assist di un attaccante. Ha battuto il Torino con le reti di Manolas, De Rossi e Pellegrini e con gli assist di Nainggolan (due) e Florenzi. Prima i dettagli: per la prima volta in carriera in Serie A, Nainggolan ha piazzato due assist nella stessa partita, tutt’e due per colleghi di reparto, il primo per De Rossi (un colpo di testa non proprio mirato), il secondo per Pellegrini (un tocco preciso su un veloce contropiede). Allo stesso modo, un difensore (Florenzi) ha messo sulla testa di un altro difensore (Manolas) la palla dell’1-0.
I DIFENSORI – Per Florenzi è stato il secondo assist in due partite consecutive. Al San Paolo, contro il Napoli, aveva fatto segnare Dzeko di testa, con un altro cross da destra, non teso come quello di venerdì sera per Manolas, ma ben calibrato alle spalle di Albiol. Era da ottobre del 2016 che non piazzava due assist di fila. Quanto a Manolas (che quando vede il Toro si accende: è l’unica squadra a cui ha segnato due reti), è stato il suo quarto gol in Serie A, l’ultimo lo aveva segnato contro la Fiorentina nel novembre scorso.
ATTACCO SBAGLIATO – A Napoli, la settimana precedente, avevano fatto centro solo gli attaccanti: doppietta di Dzeko, gol di Ünder (con deviazione di Mario Rui) e nel finale di Perotti, pochi secondi prima di lasciare il posto a Pellegrini. Può essere banalmente una coincidenza, ma venerdì il trio d’attacco schierato da Di Francesco è sembrato troppo leggero. Schick, che aveva preso il posto di Dzeko, non si è mai presentato in partita, ha tentato un paio di giochetti (che non gli sono riusciti) e per il resto non si è visto; Ünder, a cui la Roma si è aggrappata nei momenti del bisogno, era senza smalto; El Shaarawy, diventato l’ultima alternativa di Di Francesco, si è fatto notare solo per un bel recupero in zona difensiva, in attacco mai. E se il turco comunque ci ha provato (tre conclusioni), El Shaarawy e Schick non sono mai arrivati al tiro.
BUON SEGNALE? – La mancanza di gol dei tre attaccanti e i tre gol, con tre assist, di difensori e centrocampisti possono essere anche un buon segnale per la Roma. In una serata in cui davanti vanno piano, troppo piano, i problemi vengono risolti dai rappresentanti degli altri due reparti. Significa che comunque la Roma arriva in zona-gol pure con i rimorchi dalla difesa (anche se Manolas ha segnato sugli sviluppi di un calcio d’angolo) e dal centrocampo.
VERSO LO SHAKHTAR – E’ un buon segnale anche perché martedì, contro lo Shakhtar in Champions League, Di Francesco potrà schierare il tridente che in questo momento sta meglio, con Ünder a destra, Dzeko (riposato per la squalifica al centro) e Perotti (anche lui riposato dalla panchina di venerdì) a sinistra. In quella partita, che la Roma deve ribaltare, servono i gol di tutti, attaccanti, difensori, centrocampisti. Per passare il turno alla Roma basta vincere 1-0, ma forse non basta per battere gli ucraini, che in attacco hanno i giocatori di maggior talento. Servirà una partita vera, tipo quella del San Paolo. Solo così la squadra di Di Francesco potrà raggiungere la Juve ai quarti della Champions.