Allo Stadium di Torino, ore 18, c’è Juventus-Milan, la partita di riferimento nel weekend per la Roma. Che, entrerà in campo a Marassi alle 20,30 per sfidare la Sampdoria, avendo dunque chiare la situazione in classifica e di conseguenza la distanza dal 4° posto (attualmente lontano 4 punti), l’unico obiettivo ancora non evaporato in questa stagione da dimenticare e sempre più complicato da centrare. Ecco perché stasera il successo è l’unico risultato utile per restare in corsa per la zona Champions (o comunque per l’Europa League), mancando al traguardo solo 8 giornate.
RENDIMENTO AL RIBASSO – I giallorossi, nella sfida insidiosa di Genova, sono chiamati ad alzare il ritmo. Non solo in partita. Dopo l’addio di Di Francesco, la situazione è peggiorata. Niente svolta, come avrebbe sperato Pallotta dopo l’avvicendamento in corsa. Il pari di mercoledì con la Fiorentina, nonostante la doppia rimonta, ha certificato la fragilità del gruppo che, impaurito e fiacco, stenta a ripartire. Solo 4 punti in 4 match con Ranieri, media di 1 a gara e quindi velocità più bassa di quella che ha accompagnato per 26 giornate l’ex allenatore (1,69). Evidente la frenata dopo l’esonero: la Roma, scivolata dal 5° al 6° posto, è stata superata dall’Atalanta e raggiunta dalla Lazio e dal Torino. E il distacco dalla zona Champions è aumentato di 1 punto. In più Inzaghi avrà la possibilità, nel recupero del 17 aprile all’Olimpico contro l’Udinese, di effettuare il sorpasso.
ASSETTO VULNERABILE – Fondamentali, dunque, i 3 punti per partecipare alla volata che si concluderà il 26 maggio. E, al tempo stesso, per interrompere il digiuno fuori casa che dura dal 23 febbraio, gol al fotofinish di Dzeko contro il Frosinone. Da quella sera, 3 ko di fila: nel derby, a Oporto e a Ferrara. Ranieri, intanto, dovrà di nuovo ricorrere al turnover che è la conseguenza della raffica di infortuni: nella lista dei 20 convocati, mancano Santon, Coric, Pastore e Perotti che si aggiungono a Florenzi. Recuperato solo El Shaarawy. Previste almeno 4 novità, nel 4-2-3-1, dopo il turno infrasettimanale: rientrano Karsdorp e Manolas in difesa, De Rossi a centrocampo per far coppia con Cristante e Pellegrini da trequartista, con Zaniolo allargato a destra come nel finale della partita contro la Fiorentina e Kluivert spostato sulla fascia sinistra.
Il dubbio è nella scelta del centravanti: l’allenatore cambierebbe la metà dei giocatori di movimento se decidesse di schierare l’ex blucerchiato Schick da titolare, come è successo nella rifinitura a Trigoria, al posto di Dzeko che non sta bene. Ma la preoccupazione dell’allenatore resta l’equilibrio: la Roma, 64 reti incassate in 40 gare (45 in 30 di campionato), prende gol da 7 match (striscia peggiore della serie A). Giampaolo, volendo giocare l’Europa League, tenta l’aggancio in classifica preparando 5 cambi dopo il ko esterno contro il Torino. Sicuro Sala, da terzino destro, per lo squalificato Bereszynski. Ferrero, invece, aspetta l’offerta giusta per cedere la Sampdoria. L’America per Genova e non solo per la Capitale: pronti 100 milioni e Vialli presidente. «Se c’è qualcuno di veramente interessato deve farsi a avanti. Ma il club ne vale tra i 120 e i 140» rilancia l’attuale proprietario.Che, a quanto pare, guarda anche verso l’Inghilterra. Non si mai.