Di Francesco ci sta pensando e ha una sorpresa in serbo. Anzi, in Serbo. Sì, perché nell’esordio nel nuovo anno di lunedì sera contro l’Entella negli ottavi di finale di Coppa Italia, potrebbe proporre Aleksandar Kolarov centrale difensivo. Specifichiamo “difensivo”, perché lui “centrale” per Di Francesco, che non lo toglie mai, o quasi, e per Monchi, che lo considera uno dei migliori acquisti da quando è il ds della Roma, centrale lo è sempre stato e continuerà a esserlo. Perché è uno che ha qualità, prima di tutto, e personalità. Tanto che ha giocato pure con una frattura al piede e col piede fratturato ha segnato pure nel derby.
Che per lui, è una partita come le altre, perché a Alex, come lo chiamano a Trigoria, non gliene può fregare di meno di niente. L’esultanza “pacata” dopo il gol del 29 settembre scorso, comunque, è rimasta nel cuore dei più. Centrale contro l’Entella Kolarov ci può giocare per tanti motivi, per questo DiFra l’ha provato ieri a Trigoria: intanto perché Manolas è ancora malconcio dopo l’ultima gara di campionato a Parma. Poi perché Luca Pellegrini, per il quale l’anno solare 2018 è stato l’anno degli esordi (Serie A e Champions) ma è stato ancora impiegato col contagocce, si sta allenando con continuità e potrebbe essere riproposto come esterno sinistro. L’ultima apparizione è la serata nera di Plzen, ma il contesto oggi sembra del tutto diverso. E l’Entella potrebbe essere l’avversario più idoneo per riprovarci.
La coscienza di Jesus Se Kolarov e Pellegrini dovessero essere impiegati insieme, difficilmente il tecnico cambierà altri elementi in difesa: Florenzi e Fazio completerebbero il quadro. Anche se Juan Jesus sembra molto carico anche perché sa che il tecnico abruzzese non rinuncia con facilità al centrale veloce (il precedente con Fazio e Marcano di Roma-Spal, in concomitanza per altro con la presenza in campo di Luca Pellegrini non incoraggia in tal senso la scelta). L’anno per il brasiliano è «finito molto bene l’anno con sei punti in due partite difficili, ma abbiamo fatto il nostro dovere», parola di Jesus, Juan Jesus.
Il difensore brasiliano ha parlato al Match Program della Roma: «Era importante fare punti per la classifica, siamo tante squadre in pochi punti, non possiamo perdere terreno perché anche quelli dietro sono vicinissimi. Sono tornati giocatori importanti, come Perotti, giocatore di qualità, che salta l’uomo. A noi servono tutti a disposizione, vogliamo riportare la Roma in alto». È tornato al gol, nel 2018, anche se l’ha “rubato” a Cristante: «Io non segno mai, anche quando tiriamo i calci d’angolo e il mister mi chiede di andare avanti e di chiudere il secondo palo. Bryan mi ha detto che ero un furbetto…». (…)
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