Sedici minuti. Un finale di partita a Parma proprio sul finale dell’anno. Tanto è bastato a Lorenzo Pellegrini per mostrare di aver ripreso da dove aveva lasciato. Ovvero da assist, inserimenti, corsa, senso tattico, giocate di alta scuola e tutto quel repertorio che dal derby in poi lo ha trasformato in un giocatore imprescindibile per la Roma. Poi quello stop di Udine che ne ha sospeso il conteggio di presenze (dieci consecutive dal gol di tacco celebrato anche dall’album Panini al ko), senza però bloccarne la crescita. Almeno da quanto sciorinato al Tardini nei minuti conclusivi di una gara che è andata in porto anche grazie al suo ingresso in campo.
A distanza di due settimane, il numero 7 può riprendere il filo già recuperato in Emilia. Questa volta rientrando in squadra fin dal primo minuto. Ma in un ruolo differente da quello nel quale si è affermato in questa stagione. In sua assenza il posto da trequartista è stato occupato – con risultati più che proficui – da Nicolò Zaniolo, che ha sfruttato la contemporanea mancanza di Lorenzo e di Javier Pastore. Contro l’Entella proprio il Flaco dovrebbe tornare titolare fra le linee offensive, rimandando l’ex di turno in panchina. Pellegrini sarà invece schierato al fianco di Cristante, qualche metro più indietro, a comporre un’inedita coppia di centrocampisti davanti alla difesa. (…)
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