Gambe pesanti e tanta paura di farsi male. Nella seconda uscita stagionale, la Roma di Eusebio Di Francesco ha dovuto affrontare al «Benito Stirpe» un Avellino non ammesso al campionato di B ma che ha comunque onorato l’impegno. Complici gli infortuni rimediati negli ultimi allenamenti e un campo non certo in perfette condizioni, i giallorossi hanno faticato. Assenti nella sfida in Ciociaria Florenzi, operato al setto nasale dopo il colpo rimediato da Perotti al Tre Fontane, Lorenzo Pellegrini fermato da un trauma contusivo al ginocchio destro, Luca Pellegrini che ha subito anche lui un colpo al volto e Riccardi alle prese con un guaio muscolare.
Nella prima frazione di gioco, la curiosità è sull’asse di destra di stampo olandese: Kluivert è il migliore dei suoi nei 45′ d‘apertura, forte anche dei tanti consigli ricevuti da Di Francesco. Karsdorp nuovo non è, ma i romanisti lo hanno visto poco in campo nella passata stagione: per lui la migliore condizione è ancora lontana. Note positive arrivano anche da Cristante a centrocampo, i suoi 45′ in campo sono pieni di tocchi di prima e verticalizzazioni. Dzeko e Manolas sembrano ancora appannati, Marcano pare già integrato nella retroguardia. Nella ripresa Di Francesco cambia sette undicesimi della formazione titolare e lo spettacolo allo Stirpe cresce di livello. Sale in cattedra il solito Schick, autore del vantaggio giallorosso con un’incornata su cross di Perotti: il ceco realizza la sua quarta rete stagionale, dopo le tre realizzate al Latina. Proprio l’ex Samp, uno dei più attesi nella scorsa stagione, sembra trai più in forma tra i giallo rossi. Nei minuti di recupero arriva il pari degli irpini con un bel tiro rasoterra di Paghera che batte Fuzato.
«Abbiamo giocato su un campo indecente – le parole di Di Francesco – perché per me qui non si può giocare a calcio. L’importante è che non si sia fatto male nessuno, per l’aspetto tecnico non ho nemmeno avuto voglia di alzarmi». Parole positive del tecnico nei confronti di Justin Kluivert: «E’ arrivato da poco, deve assimilare tanti movimenti ma ha grande qualità e sa attaccare la profondità, poteva essere più lucido nell’uno contro uno». Oggi riposo, domani si parte, direzione San Diego, in vista della prima partita dell’International Champions Cup contro il Tottenham prevista il 25 luglio, giorno in cui si aggregheranno alla squadra anche Kolarov e Fazio.