E allora sì: Schick giocherà Sampdoria-Roma, la partita dell’ex, dei sentimenti e di queste storie qui. Ci sarà tempo aspettando il rinvio, perché tempo serve ancora all’attaccante della Roma, che ieri pomeriggio si è fermato proprio mentre intravedeva l’esordio (seppur non da titolare, seppur a partita in corso) in giallorosso. L’allenamento era quasi terminato, Schick ha tentato un allungo e si è fermato da solo, senza alcun contatto fisico con i compagni, dopo aver avvertito un fastidio nella zona del retto femorale della gamba sinistra. Una prima occhiata dello staff medico ha imposto l’esigenza di una risonanza magnetica, effettuata subito dopo l’ora di pranzo. Responso: edema muscolare figlia di un risentimento da valutare in 48 ore. La presenza dell’edema è molto spesso – anche se non sempre – figlia di una lesione che però non può essere ancora valutata a fondo, proprio a causa della presenza di liquidi nella zona interessata. Ecco perché, dopo 48 ore di riposo, domani pomeriggio Schick ripeterà la risonanza magnetica. Se lesione sarà confermata, vorrà dire uno stop di 15 giorni almeno per l’attaccante ceco.
PALLOTTA DA BOCELLI – E dentro un calendario così fitto, uno stop di un paio di settimane significherebbe non solo il forfait di Schick nell’esordio di Champions con l’Atletico Madrid di martedì – quello in ogni caso è praticamente certo – ma anche l’assenza nelle successive gare di campionato con Verona e Benevento. Ovvero i due match che Di Francesco aveva cerchiato in rosso per il lancio definitivo da titolare del giocatore più pagato di sempre della storia della Roma. Mettiamola così: l’allerta meteo e il rinvio di Genova alleviano il dolore per l’infortunio, che inevitabilmente ha scatenato le ironie (e le cattiverie) social sulle sue condizioni fisiche. Cattiverie che, almeno oggi, risparmieranno Edin Dzeko. Il bosniaco stamattina diventerà ancora una volta papà: avrebbe poi raggiunto Genova in giornata, il rinvio gli ha regalato il più emozionante dei giorni liberi. A proposito di emozioni: ieri sera il presidente James Pallotta ha assistito al Colosseo alla «Celebrity fight night» di Andrea Bocelli. A luglio, invece, s’era divertito al concerto degli U2: buona musica in ogni caso, in attesa che cominci a suonarla la Roma.