Insegue la quarta vittoria consecutiva in casa di una diretta concorrente per il quarto posto, quell’Atalanta a cui toglierebbe volentieri Mancini oltre che punti pesanti nella corsa Champions: se i giallorossi vincono scavalcano il Milan, se perdono subiscono il sorpasso dei bergamaschi. La Roma vuole scrivere la striscia vincente più lunga di questa stagione e trovare continuità che nella prima parte di campionato le è mancata, ma nella tana bergamasca non hanno vinto né la Juventus (pari), né la Lazio e l’Inter (ko), e il Napoli ha strappato i tre punti solo all’ultimo. Il paradosso è che la squadra di Gasperini ha fatto meglio con le grandi a Bergamo, ma è in trasferta che ha ottenuto più punti nella classifica fuori casa è addirittura terza. Al contrario i giallorossi vanno meglio all’Olimpico e giocando solo da “ospiti” sarebbero 11esimi.
L’ultima volta, in casa nerazzurra, nell’agosto 2017 è arrivato il successo, il numero 57 nei 125 precedenti tra i due club. Attualmente in graduatoria sono 2 i punti a dividerle, la squadra di Di Francesco è davanti e vuole restarci: “Prima di tutto dobbiamo cercare di arrivare quarti., l’Inter ha un buon vantaggio, ma sappiamo tutti che bisogna giocare le partite, e l’Atalanta è molto temibile perchè ha solo la Coppa Italia. E’ un avversario forte che fa paura”. Non nasconde le sue preoccupazioni il tecnico romanista, grande estimatore del collega che oggi alle 15 siederà sulla panchina opposta: “Ho molta stima di Gasperini e della sua squadra che è molto fisica, sa quello che vole ed è tecnica. Le insidie sono , sarà una partita combattuta e noi dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco. Se guardiamo gli elementi che ha davanti, come Ilicic e Gomez, l’Atalanta ha qualità”.
Di Francesco non può fare troppi calcoli, anche se il calendario giallorosso prevede 3 partite in una settimana e ci sono 4 diffidati in campo (Nzonzi, Pellegrini e Cristante): “Cercherò di mettere in campo la squadra più opportuna, non mi posso basare sulle diffide”. Già deve fare la conta tra infortunati e acciaccati: “La formazione è un po’ in bilico. Senza Under posso spostare Zaniolo o Florenzi, ma pure Kluivert ha giocato in queste occasioni e lo stesso Schick ha dimostrato di poter coesistere con Dzeko, anche se va valutato per una partita intera”. Il bosniaco guiderà l’attacco romanista con la speranza di togliersi un peso dalla coscienza: “Quando non fa gol è arrabbiato, ma sono convinto che tornerà a segnare presto”. Dall’altra parte c’è il miglior attacco della Serie A con 44 gol, 7 più della Roma. Ben 12 sono arrivati dai difensori, dato record nei 5 maggiori campionati europei che condivide però proprio con i giallorossi: Mancini è a quota 5, come Kolarov, e Monchi vorrebbe portarlo presto nella capitale.