Sarebbe meraviglioso ripetere il copione ammirato giusto un anno fa. L’avversario è lo stesso e la fame non manca perché per entrare definitivamente nella leggenda e puntare dritta al Triplete, la Roma di Alberto De Rossi sa quello che deve fare. Certo i nerazzurri sono tosti e hanno una voglia matta di cancellare la delusione della passata stagione, nonché quelle più recenti accumulate nella Supercoppa prima e nella semifinale di Coppa Italia poi. «Quella con l’Inter è una sorta di sfida infinita – osserva De Rossi – visto che tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa questo sarà il sesto incrocio stagionale. Li conosciamo bene, ci conoscono bene pure loro e sono convinto che troveranno il modo per metterci in difficoltà. È vero che li abbiamo battuti in 4 dei 5 precedenti, ma questa sarà tutta un’altra partita. Bisogna sempre ripartire da zero e sono convinto che Vecchi avrà studiato le soluzioni più adeguate per provare a spuntarla». La Roma ammirata nel derby, però, è sembrata fuori portata per tutte le pretendenti al trono tricolore. «Indubbiamente, il 5-0 ci ha dato una grossa carica, ma i ragazzi sanno che con l’Inter sarà tutta un’altra storia. Stiamo bene, abbiamo avuto la possibilità di lavorare molto negli ultimi tempi e di arrivare a questo appuntamento nelle migliori condizioni possibili. Una partita, però, sfugge a qualsiasi calcolo e allora tanto vale resettare tutto e badare alla sostanza. Vogliamo la finale (De Rossi ne ha vinte tre su tre in carriera: 2005, 2011 e 2016), per inseguire il secondo scudetto consecutivo e coronare un’annata straordinaria, ma servirà la Roma dei giorni migliori».
Presentarsi da favoriti, insomma, non sarà necessariamente un vantaggio. Lo sa bene il tecnico, che salvo sorprese confermerà l’undici ammirato nel derby lunedì sera (unico dubbio Bordin, che è in diffida: Marcucci l’alternativa). Gli occhi saranno tutti per Soleri, autore di una tripletta all’esordio, ma l’osservato speciale al solito sarà Tumminello che con l’Inter pare avere un conto aperto: firmò una doppietta nella semifinale della passata stagione, vinta ai rigori (dopo 120′ la sfida terminò 3-3), s’è ripetuto in questa stagione in Supercoppa (altra doppietta nel 4-0 dell’Olimpico di fine ottobre) e nei due confronti di Coppa Italia, segnando sia all’andata (1-0) che nel successo esterno per 2-1 nel ritorno. Uno spauracchio che Vecchi proverà a esorcizzare opponendo l’honduregno Rivas, ispiratissimo nel quarto di finale contro il Chievo (gol e assist), leader assieme a Pinamonti della banda nerazzurra.