La ragnatela dei sospetti fila col passare delle ore. Il rapporto del Politecnico di Torino sul nuovo stadio a Tor di Valle – il parere chiesto da Raggi per provare a mandare avanti l’operazione calcistico-immobiliare dopo gli arresti per tangenti – è arrivato in Campidoglio da più di 24 ore ma fino a ieri notte, la versione ufficiale dello staff della sindaca era: «Non lo abbiamo ancora visto, la sindaca lo leggerà solo all’inizio della prossima settimana».
«NUOVA BOCCIATURA» Proprio questa tesi alimenta il clima di diffidenza e incertezze. Perché un documento così rilevante viene tenuto chiuso per 4 giorni in un cassetto? Il dubbio serpeggia tra gli stessi grillini di maggioranza a cui, per evitare fughe di notizie, nulla è stato mostrato sinora. «Se fanno così, vuol dire che è arrivata un’altra bocciatura…», dice convinto un big pentastellato. Del resto nella prima bozza giunta dal Piemonte, si parlava di impatto «catastrofico» sulla viabilità di Roma Sud ed è difficile che gli ingegneri adesso dicano l’esatto opposto, che va tutto bene insomma, dato che il progetto non è cambiato.
La sindaca per ora prende tempo. Il vertice di maggioranza fissato per ieri mattina in Comune è stato sconvocato all’ultimo, Raggi ha visto solo qualche assessore. Una mossa che, unita alla segretezza sul parere, accresce i malumori. Tra i grillini, c’è chi ricorda Raggi quando prometteva che il Campidoglio sarebbe diventato un «palazzo di vetro», chi rimarca che la trasparenza è nel dna stellato e non può essere rinnegata così. Sfoghi che circolano nelle chat interne.
La consigliera Gemma Guerrini ieri pomeriggio scriveva ai colleghi di gruppo: «Circa il documento segretato (di cui so poco e niente) ho detto che, se una decisione di una amministrazione si basa su un documento, logica vuole che quel documento venga reso pubblico». Tesi sostenuta anche al telefono, poco prima. «Il parere va messo online, è giusto che tutti siano informati, non possiamo cambiare idea ora», ragionava un altro esponente M5S.
L’APPUNTAMENTO Lunedì il caso Tor di Valle approderà sui banchi della Commissione Trasparenza del Comune. Il presidente, il dem Marco Palumbo, ha chiesto che venga svelato il parere e tutti gli altri documenti finora coperti. Ma i pentastellati, da quanto trapela, sarebbero orientati a non presentarsi. Una mossa anticipata parzialmente ieri, con gli attacchi in batteria a Palumbo, accusato dal M5S di «forzare la mano». «La maggioranza minaccia il lavoro della Trasparenza», la replica del presidente della commissione di controllo.