Il messaggio è uno solo: invidiateceli. Kevin Strootman e Radja Nainggolan scendono stasera in campo allo Stamford Bridge come oggetti preziosi che i ricchi (niente affatto scemi) del calcio internazionale hanno provato invano a portarsi a casa. Per certi versi, stasera i due centrocampisti della Roma avranno una vetrina particolare in cui specchiare le loro qualità e le loro ambizioni, tanto più che le sirene della Premier League per loro hanno cantato diverse volte.
QUI UNITED – Prima del secondo infortunio, era stato il Manchester United – all’epoca allenato da Van Gaal – a bussare alla porta giallorossa per portare al «Teatro dei Sogni» quel connazionale che conosceva bene anche per via della comune militanza orange nell’Olanda. Poi per Strootman c’è stata da scalare la parete del recupero, ma la stima che gode il centrocampista nel calcio d’Oltremanica resta sempre altissima. Occhio perciò alla prossima estate, visto che – dopo il rinnovo – la clausola di rescissione pari a 35 milioni di euro potrebbe fare gola a qualche club inglese, sopra- tutto se Kevin di- mostrerà che il suo recupero è terminato.
QUI CHELSEA – Storia simile ma per certi versi ancora più intrigante quella di Nainggolan. Per averlo al Chelsea, infatti, Antonio Conte si era mosso addirittura di persona, incontrandolo in un hotel romano prima di partire per l’Europeo dello scorso anno. Ovvero, il commissario tecnico in uscita – aveva già firmato per la società di Roman Abramovich – aveva approfittato di un blitz in Fe- dercalcio per provare a incontrare in segreto il centrocampista giallorosso. Ma siccome a Roma nulla è più pubblico dei misteri, già in serata si sapeva tutto, e la smentita del futuro allenatore del Chelsea infatti fu doverosamente flebile. Tutto questo, comunque, non portò a nulla, visto che Spalletti giustamente chiese di non cedere il Ninja che, parte sua, a Roma ha sempre detto (e dimostrato) di stare assai bene.
LA TEMPESTA – Il tempo, comunque, ha sopito tanti fuochi. Tra i tanti, anche quello per lo stesso Conte, che la dirigenza della Roma a lungo ha sognato di portare a Trigoria. In attesa di futuri e imprevedibili sviluppi, perciò, Strootman e Nainggolan saranno chiamato a reggere l’urto e l’onore della squadra giallorossa, che almeno in avvio si aspetta una sfuriata dei padroni di casa. Il Chelsea infatti, a 9 punti dalla testa della classifica – dove veleggia il Manchester City – e con quattro squadre che la precedono, non ha intenzione di avere un approccio molle, anche perché nell’era Conte non gli era mai successo di perdere due partite di fila in campionato. La conseguenza è logica: se gli inglesi avranno voglia di mostrare i muscoli, toccherà innanzitutto a Strootman e Nainggolan respingere gli assalti. Morale: chissà che in Premier League qualcuno non rimpianga di non aver insistito per averli