Rabbia, delusione e sconforto: i tifosi romanisti non hannod igerito l’umiliazione nei quarti di finale diCoppa Italia, contestando la squadra sia alla partenza da Firenze che al rientro a Trigoria.
I 2.500 tifosi che hanno seguito la squadra al Franchi hanno aspettato la squadra alla stazione ferroviaria di Campo diMarte per protestare e manifestare tutto il dissenso. Ma la Roma, prevedendo la contestazione, ha scelto di far tornare con il pullman calciatori, allenatore e staff tecnico (Monchi compreso), mentre gli altri dirigenti e i dipendenti sono rientrati in come da programma treno.
Qualche tifoso, che si è accorto del cambiamento, ha seguito il pullman in auto fino al centro sportivo di Trigoria, dove questa mattina alle 11 riprenderanno gli allenamenti. Al centro sportivo giallorosso, dove si erano portati anche due blindati della Polizia con poliziotti in tenuta antisommossa, c’erano una ventina di tifosi appostati sul piazzale Dino Viola, ai quali è stato impedito di avvicinarsi all’ingresso del centro tecnico.
Il primo ad arrivare è stato il pullman dello staff tecnico a cui sono stati rivolti insulti e lanciati degli oggetti che non hanno recato danni. Poco dopo è arrivato quello che aveva a bordo i calciatori, e anche al secondo mezzo è stata riservata la stessa accoglienza, con l’aggiunta di un lancio di uova. La decisione di non tornare in treno era stata presa anche dopo il ko di Bologna, lo scorso 23 settembre: un 2-0 che spinse Di Francesco a ordinare un ritiro al quale fecero seguito quattro vittorie consecutive. Ma questa volta il ritiro non ci sarà.