Adesso si fa sul serio. Le sfide contro Atalanta e Inter, a mercato ancora aperto e quindi a rosa incompleta, sono state l’antipasto della stagione, ma ora tempo per rifiatare – e quindi riposare ed allenarsi – non ce ne sarà. Di Francesco lo ha detto alla vigilia della sfida con i nerazzurri: «Il riposo è diventato fondamentale» ed è un mantra che ripetono tutti gli allenatori, che sanno perfettamente come recuperare le energie sia diventato importante come e quanto il lavoro in campo. La Roma dovrà essere brava a sfruttare i pochi momenti a disposizione, perché da sabato fino al primo ottobre, praticamente si scenderà in campo ogni tre giorni.
SERIE A – Cinque le sfide di campionato di cui tre in trasferta e due in casa. La Roma inizierà sabato sera a Marassi contro la Samp, poi di nuovo di sabato, il 16, ci sarà la sfida al Verona alle 20.45 all’Olimpico. Turno infrasettimanale martedì 20 alle 18.30, a Benevento, poi di nuovo sabato in campo, il 23, in casa contro l’Udinese. Si giocherà alle 15 e sarà questa l’unica partita pomeridiana che la Roma affronterà nel mese di settembre. Chiusura del primo mini ciclo della stagione domenica primo ottobre a San Siro, alle 18, contro il Milan di Montella.
LA CHAMPIONS – La trasferta di Milano arriverà quattro giorni dopo quella di coppa a Baku, contro il Qarabag. Una partita complicata non tanto dal punto di vista tecnico, quanto logistico, visto che la Roma giocherà mercoledì 27 alle 18 e tornerà in Italia soltanto giovedì in tarda mattinata. Più agevole come logistica, visto che si giocherà all’Olimpico, ma molto più difficile in campo sarà invece la sfida del 12 settembre, tra una settimana esatta, tra la Roma e l’Atletico di Simeone. Dopo una stagione nel purgatorio dell’Europa League, la squadra di Di Francesco debutterà nella coppa più prestigiosa contro un avversario ostico, il più temibile tra tutti quelli che dovrà affrontare in queste settimane. A Trigoria sperano di arrivarci con la rosa al completo: Florenzi ormai è recuperato, Bruno Peres quasi, Karsdorp, seppur non al 100%, dovrebbe essere almeno convocato. E poi ci sarà Shick: se ha preferito la Roma rispetto all’Inter è anche per giocare partite così e scendere in campo in notti come questa. Tempo per riprendere fiato non ce ne sarà. Lui e i compagni, però, si augurano che ce ne sia almeno per divertirsi.