Si è reso protagonista dell’episodio più discusso dell’ultima giornata, ma sarebbe riduttivo parlare di Zaniolo solo per l’intervento di D’Ambrosio in area di rigore. Perché il 19enne Nicolò contro l’Inter – che lo ha lasciato andare via in estate nello scambio con Nainggolan – è risultato di nuovo il migliore in campo, bissando la bella prestazione col Real Madrid di martedì scorso. E pensare che fino a 3 mesi fa Zaniolo non aveva disputato nemmeno un minuto in serie A. Eppure era arrivata la discussa convocazione del ct Mancini che lo aveva seguito durante l’Europeo under 19.
Oggi l’allenatore azzurro se lo coccola e gli lascia aperta la porta: «Sono felice che giochi e che Di Francesco lo faccia giocare; ha tutto: forza fisica, tiro ed è forte di testa. Vedo che può fare anche altri ruolo e sono molto contento. Il rigore? Andava usato il Var, anzi va usato sempre». Al settimo cielo è lo stesso Zaniolo che ha sfruttato le occasioni giuste in un momento di estrema necessità, visti gli infortuni di De Rossi, Pellegrini e Pastore. Col ritorno di questi ultimi due, però, Nicolò potrebbe trovare meno spazio a meno che Di Francesco non riveda modulo o posizioni magari arretrando lo stesso Pellegrini al fianco di Nzonzi.
A fine gara Zaniolo ha ricevuto pure l’investitura di Totti: «Sembra un veterano, sta dimostrando il suo valore: è esplosivo, ha tutti i mezzi per diventare un grande calciatore, però non facciamoci sentire da lui»