C’era la crisi (la Roma non vinceva da 6 partite), c’era Verona (non il Chievo ma l’Hellas al Bentegodi) e c’erano tanti dubbi su modulo e schieramento offensivo. C’era soprattutto Cengiz Under che dopo nemmeno 60 secondi realizzava il suo primo gol italiano, quello che permetteva alla Roma di riprendere fiato e di avviare la nuotata che la condurrà alle semifinali di Champions e al 3° posto in campionato. Il turco quel giorno era stato impiegato come esterno destro alle spalle di Dzeko nel 4-2-3-1. Lo stesso posto che lo attendeva 10 giorni fa a Milano prima dello stop di Karsdorp («Avrei voluto metterlo nella mezz’ora finale», ha confidato Di Francesco) e che Cengiz – svilito dalla panchina a San Siro – si riprenderà domenica contro il Chievo e probabilmente pure mercoledì prossimo a Madrid. Non solo per meriti personali, ma pure per mancanza di concorrenza.
Patrik Schick, infatti, si è infortunato in nazionale e non ha nemmeno giocato l’amichevole tra Repubblica Ceca e Russia. «Ha un dolore all’inguine», le parole del ct Jarolim. A Trigoria sono ottimisti visto che dovrebbe trattarsi solo di un risentimento, ma vista la zona interessata aspettano di vederci più chiaro oggi. Quasi sicuramente però il ceco sarà out. Vista la scialba prestazione di San Siro, forse, lo sarebbe stato a prescindere. In dubbio c’è pure Pastore che ieri ha svolto una visita di controllo a Villa Stuart per un problema muscolare al solito polpaccio destro che lo affligge da anni. L’argentino – reduce da una mini-vacanza a Capri – non appare in grande forma e potrebbe essere tenuto a riposo in attesa del Real. Poco cambia a Under che sempre contro la città di Romeo e Giulietta ha giocato la sua prima gara in serie A dall’inizio (il 16 settembre scorso, a un anno esatto) e che domenica agirà sulla destra. Da lui Di Francesco si attende quelle folate e quella imprevedibilità mancata in questo inizio di stagione decisamente opaco.
Il turco vorrà far bene anche perché a prima del mercato invernale vorrebbe ottenere l’aumento di stipendio promesso: oggi guadagna solo un milione di euro. Meno di lui in rosa solo Bianda, Mirante, Zaniolo e Luca Pellegrini. I dubbi restano sul modulo e sui compagni di reparto di Under. Dato per scontato Dzeko, il tecnico dovrà decidere se schierarlo come unica punta nel 4-2-3-1 con alle spalle Under, Cristante o Pastore sulla trequarti e uno tra El Shaarawy, Kluivert e Perotti (ieri tornato in gruppo) oppure tornare all’antico 4-3-3.