Tre punti obbligatori per non mollare la rincorsa Champions a cinque giri dal termine del Gran Premio Serie A. La Roma alle 18 affronta il Cagliari con l’obiettivo di mettere pressione a Milan e Atalanta, al momento quarte ed impegnate domani e lunedì con il Torino e l’Udinese. Per i giallorossi non c’è più possibilità di sbagliare dopo il pari di San Siro: ogni passo falso può causare un’uscita dalla corsa all’ultimo piazzamento per la qualificazione all’Europa che conta.
Ranieri ha a disposizione appena 19 giocatori tra infortuni e squalifiche e deve fare del suo meglio per mettere in campo una squadra equilibrata e combattiva. La lieta notizia arriva da Manolas, regolarmente nella lista dei convocati dopo aver smaltito il problema all’adduttore della coscia patito a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara con l’Inter. Il greco, che si è allenato con i compagni soltanto nella rifinitura, anche se non al 100% della forma va regolarmente al suo posto al centro della difesa in coppia con Fazio, andando a comporre con i due terzini Florenzi e Kolarov il pacchetto arretrato titolare della stagione.
Out Karsdorp, che ieri si è riunito al gruppo e tornerà nella lista del tecnico a partire dal prossimo turno. A centrocampo le scelte sono pressoché obbligate per il forfait di De Rossi e le squalifiche di Cristante e Zaniolo, richiesto praticamente da tutte le big del continente. Al loro posto ci saranno Pellegrini e Nzonzi, pronti a fare gli straordinari in mediana, dove l’unica alternativa è l’acerbo Coric, giudicato tatticamente non pronto per il calcio italiano. Nulla da fare per il giovane Riccardi, che durante l’ultima seduta di lavoro ha subito una lieve distorsione alla caviglia.
Il talentino del 2001, speranzoso di poter esordire in campionato, parteciperà regolarmente allo stage di Coverciano, per il quale è stato convocato dal ct Mancini insieme a Zaniolo. I maggiori dubbi tattici per Ranieri riguardano il reparto offensivo, in cui solo Dzeko ed El Shaarawy sono sicuri di una maglia da titolare. L’opzione maggiormente plausibile riguarda l’utilizzo di Schick accanto al centravanti bosniaco, riproponendo la formula su cui il tecnico di San Saba aveva intenzione di puntare all’inizio della sua seconda avventura romanista. L’alternativa al modulo che prevede le due punte è rappresentata dal rilancio di Pastore dal primo minuto.
L’argentino, sempre rimasto a guardare i compagni nella nuova gestione, andrebbe ad occupare la casella del trequartista nel 4-2-3-1, non avendo però i novanta minuti nelle gambe. L’altro ballottaggio, sia che si giochi senza Schick, sia che si preferisca il 4-4-2, è quello per l’esterno di destra, con Kluivert e Under in lizza per agire sulla fascia. Il turco, voglioso di riscattarsi dall’ultima prova opaca, è in leggero vantaggio sull’olandese, stuzzicato a più riprese da Ranieri nelle interviste.
Sull’altro lato del campo c’è il Cagliari, praticamente salvo a seguito del raggiungimento dei 40 punti. I sardi, che hanno una difesa migliore di quella dei giallorossi avendo subito due reti in meno (out per infortunio Klavan), si presentano all’Olimpico con il consueto 4-3-1-2, ritrovando Luca Pellegrini e Pisacane, squalificati nella scorsa giornata.
I rossoblù si affidano a Barella a supporto di Joao Pedro e Pavoletti e non hanno nessuna voglia di venire in gita nella Capitale, concetto ribadito da Maran in conferenza stampa: “Vogliamo continuare a correre e mettere in campo un bel calcio. Se sfoderiamo il nostro DNA possiamo dargli delle difficoltà”. La Roma non può e non deve avere paura nell’affrontare una delle ultime curve stagionali. Il traguardo Champions, senza errori di traiettoria, è alla portata.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora