Giocare in casa, ma essere comunque in trasferta: è la sorte che toccherà alla Roma Femminile per quanto riguarda le gare del sudatissimo e meritatissimo girone della prossima Champions League. In occasione della partita di ritorno contro lo Sparta Praga, si è avuta un’ulteriore dimostrazione di quanto il Tre Fontane sia la casa delle giallorosse a tutti gli effetti perché lì la crescente affezione dei tifosi si palesa ogni giorno di più e la vicinanza (anche fisica) delle tribune al campo è un vero e proprio propulsore per le giocatrici in campo.
La brutta notizia però è che l’impianto dell’Eur non rispetta gli esigenti parametri che l’Uefa richiede per le gare della fase che Bartoli e compagne affronteranno dal 19 ottobre in poi, sia per quanto riguarda l’impianto di illuminazione che per altre infrastrutture. La problematica si presenta perché le partite di Champions femminile si giocano o nel tardo pomeriggio o in orario serale, motivo per cui un determinato standard di luce artificiale è preteso dall’organo calcistico europeo.
Da settimane, anche prima di aver avuto la certezza del passaggio del doppio turno preliminare, il club giallorosso sta lavorando per vagliare le altre alternative tra cui logicamente è rientrato anche lo Stadio Olimpico, ma è stata un’opzione che è durata poco: troppo difficile, se non impossibile, far coincidere i tantissimi impegni della squadra maschile e anche della Lazio per le competizioni europee e quando è previsto lo stop per il Mondiale (dal 13 novembre al 4 gennaio) in Qatar il girone sarà già iniziato da due giornate.
Il club romanista paga il non aver ancora potuto costruire uno stadio di proprietà per poterne fruire liberamente e la grande mancanza della città di Roma che oltre al Tre Fontane e l’impianto del Foro Italico non ha altri stadi all’altezza.
Necessario dunque valutare alternative più vicine possibile nella regione e, mentre non è da escludere che si siano vagliate ipotesi a Frosinone e Rieti, la soluzione più accreditata è quella dello stadio Francioni di Latina: lì ieri si è presentata una commissione dell’Uefa per verificare ci fossero le condizioni necessarie e valutare eventuali migliorie da apportare per arrivare agli standard richiesti.
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FONTE: Il Romanista – L. Frenquelli
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