Il Direttore Sportivo della Roma 1927 Futsal, Adriano De Bartolo, è intervenuto ai nostri microfoni per parlare di progetti, obiettivi e non solo, della squadra giallorossa:
Sei nel mondo del futsal da 11 anni: 10 con l’Olmpus e un anno con la Roma. Questa egida sotto la Roma che significato ha? “È la cosa più bella del mondo, lavorare per la Roma, tifare la Roma. Essendo romano e romanista è una soddisfazione grandissima, un onore e un onere da portare”.
Nei tuoi sogni c’era il lupetto sul petto, però c’è anche lo scudetto. Quando arriverà? “Lavoriamo ogni anno per quello. Ci siamo andati molto vicino tre anni fa e adesso riparte una nuova stagione con lo stesso obiettivo. Non sarà facile, ma l’obiettivo è sempre quello, arrivare fino in fondo”.
La Roma ha portato quattro trofei: un lavoro immenso fino all’Under 19, squadra che ha vinto Scudetto, Coppa Italia e Coppa di Divisione. Che lavoro è stato fatto l’anno scorso? “È stato un grandissimo lavoro, iniziato l’anno prima con questa squadra e con mister Reali. Abbiamo selezionato i migliori giovani del territorio, non solo romano ma nazionale e siamo riusciti a vincere per due anni consecutivi tutto ciò che c’era da vincere con l’Under 19. Abbiamo conquistato anche la Coppa della Divisione, una competizione riservata agli Under 23. Sul piano del settore giovanile stiamo lavorando molto bene e ripartiremo con questa ambizione. Confermarci sarà difficilissimo”.
Parlando con mister Reali e con il presidente Verde, c’è una rivoluzione in corso: sono stati ceduti Dimas e altri quattro. Sta iniziando un nuovo ciclo? “Assolutamente sì. Parte un nuovo ciclo che si baserà su Rodolfo Fortino e Lucio Avellino, che restano con noi e saranno il fulcro della nuova squadra. Accanto a loro ci saranno giovani che hanno già dimostrato sul campo di poter stare in Serie A. Abbiamo inoltre preso tre giocatori dall’estero: un portiere, un pivot e un laterale mancino, che completeranno la rosa. Il portiere, in particolare, sarà il fiore all’occhiello del nostro mercato, ha giocato le finali degli ultimi tre Mondiali e in due occasioni ha vinto il premio come miglior portiere del torneo”.
Qual è stata la difficoltà quest’anno nel fare calciomercato? “La difficoltà è nata dalla volontà di rivoluzionare la squadra, smettendo di affidarci ai punti fermi del passato, come Dimas e Marcelinho. Abbiamo deciso di non prendere giocatori dal mercato italiano, ma di cercare altrove. Il portiere viene dal Belgio, gli altri due dal campionato polacco e da quello rumeno. Abbiamo esplorato palcoscenici diversi, convinti che possano dare nuova linfa alla squadra”.
Sta lavorando per qualche colpo in entrata? “Il mercato, di fatto, è chiuso con le nuove regole che limitano a cinque il numero di stranieri. Abbiamo ripreso Cutrupi, un ragazzo romano che due anni fa era con noi. La squadra è quindi chiusa. Abbiamo i cinque stranieri e i giovani che abbiamo promosso in prima squadra: Di Eugenio, Biscossi e Isgrò, tutti confermati”.
Qual è l’obiettivo per questa stagione? “L’obiettivo è migliorare quanto fatto nella scorsa stagione, quando siamo usciti ai quarti di finale sia in Coppa Italia che in campionato. Vogliamo andare oltre quei risultati”.
Guardando al calciomercato e ai movimenti delle altre squadre, qual è la squadra da battere? “Il Catania parte coi favori del pronostico, ha vinto gli ultimi due campionati. Ma anche il Genzano, con Colini in panchina e una campagna acquisti importante, sarà temibile. Poi ci sono Napoli, Eboli e L84, squadre che negli ultimi anni sono sempre arrivate fino in fondo”.
Qual è stato il peggior acquisto che ha fatto? Magari qualcuno che ha reso meno di quanto si aspettasse. E il miglior acquisto in questi undici anni? “Peggior acquisto è un’espressione che non mi piace. Non parlerei di peggiori, piuttosto di chi ha reso meno. In questi undici anni sono passati tanti giocatori forti. Se devo fare due nomi per quanto hanno dato anche alla Nazionale, direi Bacaro e Rodolfo Fortino: sono state le due migliori operazioni”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari











