Decima giornata di campionato al PalaOlgiata per la squadra di D’Orto, la Roma 1927 Futsal, che domani affronterà alle ore 20.45, diretta Sky, il Napoli. Chi presenterà la partita è Marco Ercolessi, ex della partita:
Ha girato tanto in Italia, vinto tanto e ha un’esperienza da vendere. Marco Ercolessi, ai microfoni in esclusiva su Tuttoasroma.it e su Roma Calcio Radio, ha raccontato il suo percorso calcistico e il campionato di futsal, arrivato alla decima giornata, che propone la sfida tra due squadre di alta classifica, che mirano al successo finale, quello dello scudetto.
Dalla tua alta qualità di professionalità come vedi la Roma Futsal sotto l’egida della AS Roma anche perchè per te è un match importante, l’anno scorso giocavi col Napoli… “Beh sicuramente è stato un passo molto importante quello di essere riconosciuti dalla Roma ed essere la prima squadra, diciamo ufficiale, nel calcio a 5, quindi sicuramente è stato un timbro importante; un passo importante un traguardo importante. Sì è vero che l’anno scorso ho giocato a Napoli e domenica andrò ad affrontare una mia ex squadra, è sarà una partita che verrà trasmessa, in diretta su Sky, e tiene molta aspettative. Sicuramente non è determinante per quello che è il risultato finale del campionato, però sono due squadre che sono preposte a giocarsi il titolo insieme e ad altre protagoniste e sicuramente è una partita importante, non fondamentale, che sicuramente serve per verificare a che punto sta la Roma all’interno di questo campionato e di questo percorso che andrà a fare quest’anno”.
Quest’anno è un saliscendi della Roma; ha iniziato benissimo, poi qualche “intoppo” e poi si arriva a Roma-Napoli; negli anni precedenti tu non c’eri ma l’Olympus, ora Roma, è arrivata sempre nelle prime posizioni della “Regular season” arrivando alla fine con un pugno di mosche. Ho domandato ai tuoi compagni di squadra nelle recenti interiste, se ora è meglio il contrario, arrivare a qualificarsi, senza obiettivi di “primi in classifica” e arrivare a vincere questo benedetto scudetto… “Guarda ovviamente ci sono diverse squadre che investono per arrivare a giocarsi i titoli: una vince lo scudetto, una vince la Coppa Italia e una vince la Supercoppa. Quindi comunque se sono sei sette squadre che puntano all’alta classifica son trei titoli disponibili di cui, due realmente le possono giocare tutti, la terza la Supercoppa è una cosa dedicata. Ovviamente quello che abbiamo fatto fino adesso in campionato, sicuramente è dovuto a un cambio anche di organico; l’anno scorso è vero che nella “Regular season_” hanno fatto molto molto bene, però purtroppo il nostro sport, a differenza del calcio che conta, chi arriva alla fine durante il percorso, ci possono essere anche degli §”intoppi”. Come magari possa succedere a noi ma la cosa importante è che imporrante conoscersi, trovare degli automatismi per poi arrivare a giocarsi le finali. Poi le finali uno le può vincere o le può perdere però arrivare fino in fondo è l’obiettivo che abbiamo quest’anno. Dirti se riusciremo a vincere o meno quello dipenderà poi anche da tutto il periodo che intercorre per arrivare alla finale; sicuramente stiamo “inciampando” però credo che sia normale in un percorso di crescita e di conoscenza all’interno della squadra”.
Sei nato ad Abano Terme, hai iniziato nel settore giovanile del Padova e ai col Petrarca sei arrivato fino alla Roma. Fai un percorso della tua carriera; dove ti sei trovato meglio e come ti trovi qui nella capitale? “Allora dico la verità; diciamo che ho avuto la fortuna, bene o male, di girare un po’ tutta l’Italia e io credo che ci sono città dove mi sono trovato bene. A volte in realtà più piccole ti puoi trovare un po’ meglio e ovviamente, quando inizia a girare in grandi città… io non amo, ad esempio, troppo la confusione. Io sono un po’ pignolo. È vero che anche l’anno scorso ho vissuto a Napoli quindi conosco un po’ anche le grandi città, reputo che son tutte belle città e credo che, meno male, in Italia si vive bene dappertutto ma basta sapersi ambientare. Roma è una bellissima città e l’avevo vista più da turista che da da cittadino. La Roma è organizzata è sempre stata molto organizzata e con l’innesto con questa affiliazione credo che abbia fatto il salto di qualità e, organizzativamente parlando, ha permesso anche di unire questo rapporto tra calcio e calcio a 5. Il presidente Verde ha permesso tutto questo”.
A Roma devi uscire con la maglietta sudata… “Non so se è un lato di Roma ma penso che sia la normalità. Cioè nel senso che io dovunque l’ho fatto e credo che quella è la cosa che deve essere fatta; prendo uno stipendio e tu devi giocare non per vincere ma per cercare di vincere e per vincere bisogna sudare soprattutto durante tutto il periodo degli allenamenti, ogni giorno per cercare di migliorarsi. Forse sono un po’ pignolo , però sicuramente, la cosa che posso dire, che nessuno, anche dei miei compagni, non permetterà mai a nessun’altro di uscire con la maglietta non sudata: tutti mettono il 100%”.
Eboli, Napoli, Genzano, Catania, Torino, la Roma appunto, il Petrarca di Padova, la Sala Consilina e mettiamoci anche l’Avellino, tutte queste squadre possono ambire al allo scudetto… “Sì quello che dicevo prima è realmente, ci sono magari due tre squadre che sono state create per cercare di fare quel salto di qualità subito se penso come come spesa, se parlo come ingaggi e sicuramente Torino e Genzano e anche comunque Napoli hanno, anche la stessa Catania, speso molto quindi è giusto che cercano di migliorarsi. Roma ha una tradizione comunque che viene da anni di alta classifica; poi le squadre, bene o male si equivalevano, la differenza sta nel fatto di come arrivi e la voglia di sistemare quelle piccole cose. Ormai le finali si determinano in piccole situazioni e lì fa la differenza, ovviamente, l’esperienza, anche di giocatori che fanno un po’ la differenza, essere abituati a giocare nelle finali. È difficile ad oggi dire chi potrà vincere perché durante l’anno possono succedere tante cose. Ci sono tante partite e tutto può può cambiare; bisogna mettersi nella rotta giusta per arrivare bene agli appuntamenti”.
Domani giocate con il Napoli, come si può vincere. Quali sono le debolezze e le debolezze di questa squadra… “Beh sicuramente hanno grandi giocatori esperti ma noi non siamo da meno e realmente quello che dico la cosa più importante per affrontare la partita è quella di stare attento su i piccoli particolari: le palle ferme e bisogna essere attenzionati sulle piccole cose perché poi realmente sono due squadre forti che s’incontrano dove ci sono giocatori molto bravi, dove cercheranno entrambe le squadre di mettere in difficoltà l’altra o trovare uno scricchiolio all’interno dell’avversaria. Realmente la differenza secondo me si fa sui particolari: chi ha più attenzione nelle piccole cose secondo me alla fine avrà la meglio”.
Come ti prepari e un’ora prima della partita, quali sono le tue scaramanzie prima di entrare in campo? “Non ho particolari cose, non sono scaramantico da questo punto di vista. Sicuramente dormire bene il giorno prima a riposare al pomeriggio prima della gara queste cose qua mi servono, è una sorta di routine. Poi entrare in un modo entrare in un altro non credo che determina la prestazione. la situazione”.
Domenica ci saranno tanti tifosi, cosa vuoi dire agli stessi e come ti sei trovato con loro… “Quando per le prime volte ho visto i bandieroni, sentire i cori e cose che poi a volte li vedevi magari all’Olimpico fa un po’ di brividi. Credo che la cosa è sicuramente quella che posso dire che daremo il massimo e lotteremo su ogni palla e il fatto che possa comunque, per chi non è mai venuto, cosa potrebbe essere ,vedere un altro tipo di sport che è emozionante e che ti tiene attaccato vivo. Credo che sia una bella partita, intensa, tra due squadre che rappresentano grosse città importanti. Credo che sia importante vedere e venire a conoscere quello che è il Futsal e per chi invece già lo conosce prima di sostenerci”.
Pensaci bene: nella Roma a 11, Ercolessi, qual è il posto che potrebbe prendere a un calciatore… Pensaci bene, poi magari, a Claudio Ranieri, gli proporrei Ercolessi a gennaio… “Guarda io quando giocavo ero sempre stato terzino sinistro e quindi…”.
N’Dicka? Angeliño? El Shaarawy o Zalewski? “Sono grossi questi nomi… Dai non lo so. Prenderei prenderei qualsiasi posto di chiunque pur di giocare (ride, ndr)”.
TUTTO IL PROGRAMMA DELLA DECIMA GIORNATA
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R-. Molinari