Ultima amichevole per il Celta del nuovo corso Juan Carlos Unzué, prima del debutto interno con la Real Sociedad, fissato per sabato. Finora la X è stata il segno decisamente più ricorrente al termine delle esibizioni della squadra guidata dall’ex braccio destro di Luis Enrique che, almeno nei tempi regolamentari, ha messo insieme quattro pareggi con Ferrol, Burnley, Bayer Leverkusen e Udinese, a cui si aggiungono una vittoria con lo Sporting Gijon e la sconfitta con il Brentford. La gara con la Roma potrebbe assumere i connotati di una vera e propria prova generale per la compagine galiziana, che la scorsa stagione chiuse la Liga in 13º posizione anche a causa delle distrazioni di una Europa League, svanita solo all’altezza delle semifinali davanti alla corazzata Manchester United. «Non ho ancora ben chiara la formazione che utilizzerò contro la Roma», la riflessione di Unzué. «Nelle ultime partite ho cercato di far giocare più o meno tutti, per cui ho dato vita a molte sostituzioni. Magari stavolta vedrete finalmente qualche giocatore completare i 90 minuti. Siamo pronti».
METAMORFOSI – Il nuovo tecnico sta lavorando sodo per trasmettere una chiara identità alla sua squadra, che nonostante alcuni tratti di continuità rispetto alla precedente gestione Toto Berizzo, pare destinata a perdere qualcosa in fatto di verticalità, a favore della crescita del possesso palla. Il rischio, però, come ravvisato nella gara con l’Udinese, terminata con una sconfitta ai rigori, è una certa prevedibilità, dovuta a una circolazione ancora troppo lenta. «Non siamo ancora perfetti», l’ammissione dell’ex secondo del Barça. «Dobbiamo essere più attenti nei ripiegamenti difensivi e quando attacchiamo, soprattutto contro squadre molto chiuse, dobbiamo essere bravi a dare più agilità alla giocata». In avanti, insieme all’idolo di casa Iago Aspas e al danese Pione Sisto, è ballottaggio per il posto di centravanti tra John Guidetti e il nuovo acquisto Maxi Gomez, a segno contro i friulani.