L’allenatore della Roma Femminile, Alessandro Spugna, e la calciatrice, Benedetta Glionna., risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Servette, partita che si svolgerà domani alle 14.30 al Tre Fontane:
SPUGNA È una settimana che indirizzerà la stagione? “La doppia sfida con il Servette è molto importante per noi, perché il nostro obiettivo è raggiungere i gironi. Queste due partite sono fondamentali. La partita con il Como, vista l’importanza dei due risultati precedenti, diventa anch’essa molto rilevante. È una settimana decisiva per quanto riguarda la Champions League, e contro il Como dovremo riuscire a fare bene in breve tempo, ritrovare la nostra massima qualità per affrontare al meglio tre partite molto importanti in un periodo ristretto”.
Contro il Sassuolo ha cambiato diversi moduli. Domani si torna all’antico per ritrovare certezze?
“Dobbiamo ritrovare le certezze, questo è sicuro. Come dico sempre, e come ho detto anche a fine gara, non è una questione di modulo in questo momento. Credo che il nostro momento sia dovuto a più fattori che ci hanno portato a iniziare così. Però, ripeto, la squadra, se devo essere sincero, sta bene. L’ho vista bene in questi giorni: serena e consapevole della propria forza. Quindi, se mi chiedi se sono preoccupato, ti rispondo che non lo sono affatto. Forse abbiamo bisogno di un risultato importante, di una prestazione di nuovo convincente. Magari ti chiedi cosa possiamo fare per ottenere questo. Non lo so con certezza, ma so che ci siamo allenati molto bene. Le ragazze hanno una disponibilità incredibile e sicuramente vogliono fare una grande partita. Vogliono assolutamente arrivare ai gironi, indipendentemente dal fatto che giochiamo a tre, a quattro, con tre davanti o con due. La cosa che posso dirti è che dobbiamo ritrovare le nostre certezze. Penso che la cosa migliore sarà mettere in campo le giocatrici che stanno meglio fisicamente in questo momento. Questa è la cosa più importante”.
Come stanno le calciatrici? “Come ti ripeto, in questi due giorni ho visto la squadra bene, con tanta motivazione e tanta voglia. È vero, probabilmente alcune calciatrici sono un po’ in ritardo di condizione. Qui si potrebbe aprire un mondo di discorsi, perché si può parlare dei tanti impegni estivi, di un ritiro iniziato con alcune giocatrici e di altre arrivate in momenti diversi. C’è chi non ha fatto l’Olimpiade e chi invece l’ha fatta, eccetera. Quindi, è stata una preparazione frammentata, e questo non ha permesso di lavorare in modo omogeneo. In realtà, questo è accaduto anche negli anni precedenti, quindi non è una scusa. Però è chiaro che, dopo tre anni, molte di loro non hanno fatto vacanze vere, ed è tanto. Potremmo aprire un dibattito sui calendari e su questi aspetti, ma non voglio farlo ora, altrimenti sembrerebbe un alibi, e non voglio cercare scuse. È chiaro che in due giorni è difficile recuperare la condizione di tutte, ma sicuramente c’è la voglia di fare una grande partita. Spesso, questa determinazione può andare oltre la condizione fisica. Oggi dobbiamo puntare su questa determinazione per raggiungere i gironi di Champions League, che è davvero il primo obiettivo della stagione. Sarebbe il terzo anno consecutivo, un traguardo importante. Ci siamo guadagnate un turno, per così dire, più favorevole, non solo per fortuna del sorteggio, ma perché abbiamo vinto il campionato. Quindi, meritiamo questa opportunità e dobbiamo sfruttarla al 100%”.
Ha provato tante cose a livello tattico e individuale. Questo può aver leso le certezze della squadra? “Guarda, quando prima ho detto che ci sono una serie di cose che probabilmente spiegano il motivo, una di queste potrebbe essere il fatto di aver sperimentato tanto e di non aver avuto la possibilità, durante la pre-season, di avere un’idea chiara. Tante giocatrici nuove sono arrivate in momenti diversi, quindi la pre-season è stata fatta con molti esperimenti, che erano necessari. Così, ci siamo presentate all’inizio della stagione con tanti tentativi. Però, nella partita con la Lazio, abbiamo giocato con 10-11 delle giocatrici dell’anno scorso, quindi le certezze potevano esserci. Tuttavia, ti trovi di fronte una squadra aggressiva e organizzata, che non ti aspetti, e che ti può mettere in difficoltà. Se analizzo la partita con la Lazio, ti dico che se facciamo 3 gol in un quarto d’ora, vinciamo 3-0 e la partita cambia. La partita con il Sassuolo, invece, è stata diversa, e credo che in quella abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla gara con la Lazio, soprattutto dal punto di vista della prestazione. È stata forse la partita in cui abbiamo creato di meno e rischiato di più. Per questo penso che dobbiamo ritrovare la capacità di giocare, di dominare la partita, di avere voglia di tenere la palla, indipendentemente dall’avversario che ci troviamo di fronte. L’anno scorso lo abbiamo fatto praticamente in tutte le gare di campionato e anche in molte partite di Champions League, quindi questa squadra ha i valori e le capacità per farlo. Domani dobbiamo cercare di fare una partita coraggiosa, di voler avere la palla, di giocare come sappiamo fare e di creare il maggior numero possibile di occasioni. Per passare il turno, dobbiamo fare più gol degli altri, quindi dovremo giocare in maniera molto offensiva e determinata, lasciando da parte la condizione e tutto ciò che potrebbe influenzarci mentalmente. Oggi alle ragazze ho detto che se si divertono mentre giocano, le riescono le cose. Dobbiamo scendere in campo con tanta voglia di fare una bella partita, di divertirci e di far divertire il pubblico. Sono convinta che, se affrontiamo la partita con questo spirito, faremo una prestazione importante”.
È mancata un po’ di cattiveria in campo, c’è appagamento? Quale caratteristica vuole vedere in campo domani e su cosa è più preoccupato delle avversarie? “Dove sono più preoccupato, ripeto, non è che sono preoccupato, ma dobbiamo fare una partita in cui cercheremo di avere il controllo fin dall’inizio. Le nostre caratteristiche ci portano ad avere una squadra con giocatrici dotate di qualità tecnica, soprattutto a centrocampo, quindi dobbiamo sfruttare al meglio queste capacità. Dove loro possono metterci in difficoltà? Sono una squadra che è già alla quinta o sesta giornata di campionato, quindi hanno più partite nelle gambe rispetto a noi. Alcune giocatrici le conosciamo bene: Paloma Lazaro ha giocato con noi, così come Korpela, e due di loro hanno giocato nel Parma, quindi conoscono il calcio italiano. Ci sono altre tre o quattro calciatrici di livello importante, e non possiamo aspettarci una partita come il preliminare visto l’anno scorso. Sarà una gara diversa, e dovremo fare attenzione alle loro ripartenze, perché tendono a difendersi con un blocco basso e poi a ripartire. Hanno due esterne veloci, quindi dovremo prestare molta attenzione a questo, essere bravi nelle preventive e non perdere troppi palloni. Dobbiamo arrivare alla conclusione, perché così possiamo riorganizzarci meglio in campo e correre meno rischi, cosa che ultimamente non siamo stati molto bravi a fare. In allenamento, non ho visto una squadra a cui manca fame, cattiveria o voglia di ripetersi. Al contrario, vedo una squadra che ha voglia di lavorare e, permettetemi il termine, si incazza quando le cose non vanno bene, il che dimostra una forte motivazione a fare bene. Ci sono momenti in cui le cose non riescono, e forse questo è uno di quei momenti. L’anno scorso lo abbiamo vissuto a gennaio, spero che quest’anno si limiti a settembre, così da non avere più cali nel resto della stagione, ma non posso garantirlo. Spero sia così”.
GLIONNA Qual è l’obiettivo di questa Roma “Sicuramente non sarà una partita semplice. Abbiamo studiato il Servette, è una squadra organizzata, ma noi cercheremo di fare la nostra partita, di giocare bene, come sappiamo fare. Due anni fa siamo arrivati ai quarti, l’anno scorso non siamo riusciti a passare, cioè ci siamo fermati ai gironi. L’obiettivo principale è arrivare ai gironi, ma per ora pensiamo a una partita alla volta, cercando di prepararle al meglio”.
Nessuno si aspettava questo inizio. Ne avete parlato negli spogliatoi? Manca fame? “Per questo inizio di stagione ci dispiace molto, perché personalmente, da quando sono arrivata alla Roma, non era mai successo di cominciare così, con due partite di questo genere. Oltre a essere dispiaciute, ti posso dire che ci stiamo allenando davvero tanto, cercando di fare di più e di migliorarci. In realtà non abbiamo parlato molto tra di noi, perché abbiamo cercato di mettere tutto in campo. Ho visto che ognuna ha cercato di crescere e di dare qualcosa in più in ogni allenamento, e questa cosa l’ho percepita, ma penso si percepisca anche dall’esterno. Stiamo lavorando bene giorno dopo giorno, sperando che i risultati arrivino, perché sicuramente è un inizio di stagione che non ci aspettavamo”.
Quanto è importante ripartire dalla Champions League, che porta stimoli diversi? “È molto importante, soprattutto per noi, perché la Champions, di per sé, evoca emozioni forti e uniche. Sarà sicuramente una partita importantissima per il nostro percorso e anche per questo inizio di stagione, perché abbiamo l’opportunità di ripartire e di riprenderci ciò che magari non siamo riuscite a dimostrare in queste due partite. Quindi cercheremo di fare bene”.
In queste due partite hai cambiato tre ruoli. È un po’ difficile avere così tante indicazioni diverse? Dov’è che ti diverti di più? Spugna: “Puoi rispondere quello che vuoi, ti conosco talmente bene… (ride, ndr)”. Glionna: “Sì, abbiamo cambiato modulo soprattutto contro il Sassuolo, ma per il resto, contro la Lazio abbiamo giocato con il 4-3. Anche l’anno scorso, in alcune partite ho giocato come quinto quando eravamo schierate con il 3-5-2, altre volte più avanti. Personalmente, preferisco giocare come esterno alto nel 4-3-3, semplicemente perché si adatta meglio alle mie caratteristiche e sono più abituata a quel ruolo. In queste due partite ci sono state delle difficoltà, ma non penso che siano legate principalmente ai moduli o a come siamo messe in campo. Dopo queste due partite, dobbiamo lavorare più su di noi stesse, non tanto sul sistema di gioco. Tuttavia, io preferisco il 4-3-3”.
Può essere l’anno della definitiva consacrazione? “Sinceramente, non ti so rispondere. Ogni anno cerco di migliorare e di lavorare sulle cose che mi mancano, su cui devo crescere. So su quali aspetti sto migliorando e quali devo ancora affinare. Non si finisce mai di crescere e migliorare. La cosa che posso dirti è che spero di continuare a crescere, di migliorare e di fare bene con la squadra e per la squadra. A livello collettivo, spero che faremo un bel percorso”
FONTE: Redazione Tuttoasroma