Alle 18.45, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho e il difensore Rick Karsdorp, risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Sherif-Roma, che si disputerà domani sera alle ore 20.45 alla “Sherif Main Arena” di Tiraspol:
MOURINHO Domani è possibile vedere Dybala e Belotti insieme coem la coppia dello scorso anno e gli ultimi minuti di Roma-Empoli di quest’anno? “Se l’obiettivo della domanda è sapere chi gioca domani… io non voglio dire chi gioca domani. Gioca Karsdorp e gioca perché Kristensen non può giocare e perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik, ho bisogno di un difensore in panchina. Giocheranno Mancini, Llorente e Ndicka e ho bisogno di un difensore in panchina che è Celik. Se mi fai la domanda per sapere chi gioca, non rispondo alla domanda. Se mi fai la domanda per capire cosa mi piace, a me piace avere due attaccanti dove uno è più prima punta e uno che ha più creatività. Per natura a me piace più così”.
Dopo la finale di Budapest si riparte da zero. Con che spirito si ricomincia? Qual è l’obiettivo e lo spirito con cui riparte la Roma? Svilar gioca? “È una stagione diversa della scorsa, una competizione diversa della scorsa. Io continuerò a dire fino all’ultimo giorno della mia carriera e anche dopo che la finale di Budapest non l’abbiamo persa. La finale di Budapest non l’abbiamo persa. Ora ripartiamo da zero. Oggi l’obiettivo è qualificarsi alla prossima fase. L’anno scorso abbiamo iniziato con una sconfitta che poi ci ha creato difficoltà nella qualificazione e abbiamo giocato i playoff contro una squadra di Champions, che non è facile per una squadra come la nostra. Vincere il girone sarebbe importante. Svilar? Rispondo perché sei venuto da Roma fino a qua e non è facile. Gioca Svilar, gioca perché Rui ha giocato una grande partita contro Empoli, abbiamo vinto perché non ha preso gol. Se ci fosse stata qualche critica verso Rui, avrebbe giocato lui al 100%”.
Lo Sheriff è una squadra abbastanza modesta, non è un top club. È difficile dare un impulso alla sua squadra per giocare contro lo Sheriff? “No. Noi abbiamo rispetto per tutti gli avversari. Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere, abbiamo perso l’anno scorso con il Ludogorets e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, soprattutto in trasferta. Giochiamo contro l’avversario, contro il pubblico, contro una motivazione speciale. Il suo allenatore ha detto che l’obiettivo è qualificarsi. Giochiamo anche contro la storia, lo Sheriff ha fatto cose incredibili in Champions pochi anni fa. Non è una partita facile, giochiamo contro una squadra forte. Ho già detto alcuni che giocano, sono giocatori titolari della squadra. Abbiamo preso con noi alcuni giovani, anche Mannini e D’Alessio che non erano mai stati con noi, ma non saranno loro a iniziare la partita. Noi giocheremo sul serio”.
Ha parlato di Budapest. Salterà la partita di domani per squalifica, è un problema per lei? Da dove vedrà la partita? “Chiaramente è un problema, perché non posso comunicare con la squadra. Abbiamo provato a ridurre il problema lavorando bene. Oggi l’allenamento è stato molto positivo. Io non posso comunicare con la squadra durante la partita, seguirò la partita dove mi dirà lo Sheriff. Credo nella mia squadra e nel mio staff e questo ci porterà al successo. Non posso parlare con la squadra ma posso esultare ai gol”.
A sensazione, visto che in campionato ci sono squadre forti, per arrivare alla Champions è meglio fare il percorso europeo o puntare in campionato a uno dei quattro posti a disposizione? “Non lo so, onestamente non lo so. L’anno scorso abbiamo avuto tutti noi la sensazione che si potesse fare in entrambe le strade. Alla giornata 30 eravamo terzi e ai quarti di Europa League. Abbiamo avuto infortuni importanti, Dybala, Smalling e siamo andati in difficoltà. Abbiamo perso qualche partita, siamo arrivati in finale con una squadra forte con le nostre stesse ambizioni. Dire quale strada è più semplice non lo so. Ci sono squadre fortissime in Serie A e anche in Europa League: Liverpool, Brighton, Leverkusen, Atalanta. Non so dire qual è più facile. Ma non riesco neanche a scegliere una delle due competizioni, perché per me è sempre più importante la partita di oggi. Quindi oggi è più importante l’Europa League”.
KARSDORP “Amo giocare per questo club. Sono qui da sei-sette anni. Qualcosa è successo nel passato, ma bisogna provare ad andare avanti. Io sono sempre stato motivato. Voglio combattere per questa maglia”.
Volevo capire cos’è successo a novembre con l’allenatore e come siete riusciti a superare il problema. È vero che hai rifiutato ogni offerta per restare alla Roma? “Tante cose accadono nel calcio, è la vita. Alcune cose sono positive, altre negative, ma fa parte del passato. Ho parlato con il tecnico, voglio solo giocare e andare avanti. Non voglio dire molte cose su questo argomento, è nel passato. Sono pronto a giocare di nuovo. Ho un contratto fino al 2025, come ho detto prima voglio lottare per la maglia e per il club, per questo non sono andato via. Sono qui”.
Volete provare a vincere la competizione? “È stato bello vincere la Conference League e purtroppo abbiamo perso l’Europa League la scorsa stagione. Vogliamo vincere, non vedo l’ora di giocare di nuovo”.
Hai superato i problemi fisici e al ginocchio? Ti è mai capitato in carriera di avere così tanta concorrenza nel tuo ruolo? “Nella scorsa stagione ho sofferto molto per il ginocchio. Adesso sto bene, mi alleno ogni giorno e voglio sentirmi un giocatore di nuovo, il mio ginocchio sta bene. È sempre bello avere concorrenza nel tuo ruolo, ti rende più forte. Siamo tre giocatori diversi, il tecnico sceglierà chi giocherà ma mi piace per migliorare il livello”.
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