Alle 15.00, Josè Mourinho risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Cremonese:
Come arrivano a questa partita Wijnaldum e Matic? Che effetto le fa sapere che domani sarà la nona partita con il sold out di fila?
“Incredibile. Per quello dicevo che per noi è una vittoria incredibile. La base di tutto è la passione dei tifosi, però noi sentiamo l’orgoglio di avere qualche responsabilità nello sviluppare questo entusiasta. Fa bene a noi, ma anche al calcio italiano. All’estero, la gente guarda le nostre partite dell’Olimpico. Carica noi, ma anche gli avversari. Per me la Cremonese non è una neo promossa: è organizzata, sa come giocare e far giocare l’avversario, hanno giocatore di qualità. I due davanti hanno un elevato potenziale. Facile scrivere o dire che sarà una partita da tre punti in tasca, io invece dico che sarà difficile. L’anno scorso abbiamo perso troppi punti in casa contro squadra con cui dovevi vincere. Nemaja sta molto bene, anche Wijnaldum bene. Da ora in poi avremo una partita ogni 3 giorni. Queste settimane complete per allenarsi sono finite, ma sono importanti per gente come Gini che è arrivato dopo. Nemanja è pronto. Zalewski è stato malato, ma ora sta bene. Anche El Shaarawy ha avuto un problemino, ma ora sta bene. Stiamo tutti bene, tranne Darboe. Vogliamo vincere”
L’eventuale arrivo di Belotti può servire a colmare almeno in parte con il vertice? “Il cambio di Salerno non era una segnale per dire che non avevo un attaccante. Mi sembra una cosa normale non avere una panchina all’altezza dei titolare. Se mi chiedi di avere un altro attaccante, non ti rispondo perché Tiago lo sa. Aspetto per vedere se si può fare, altrimenti si va avanti. Su Belotti dico una cosa sola: se vuole davvero venire alla Roma, mi piace questo suo entusiasmo.
La posizione di Pellegrini? “Dissi che ne volevo tre in squadra tempo fa. Ora è un grande giocatore, che è maturato, può fare anche più di tre ruoli. Ha grande qualità e maturità. Per noi vale tanto. Sulla trequarti non ne abbiamo tanti, non posso dirti se farà sempre il mediano. Ci sono tante partite. Posso dirti che Lorenzo giocherà dappertutto, perché può farlo. Non lo sto forzando, lui si trova bene in ogni zona del campo”.
Più importante vincere dopo 14 anni o rivincere al secondo anno? “Non lo so. La l’Europa League non è così lontana dalla Conference League. Sono diversi solo i gironi e la fase ad eliminazione diretta, dato che ci saranno super potenze, ma non è troppo diversa. Ne abbiamo vinta già una, siamo migliorati, ma il problema è che sono migliorate anche le altre. Per noi che vogliamo migliorare il nostro posizionamento dello scorso anno non è un bene. Vediamo se possiamo vincere”.
Che importanza ha Cristante per lei dentro e fuori dal campo? Questa squadra ha la necessità di avere in campo uno tra Matic e Cristante per gli equilibri? “Cristante è importante come giocatore, come persona, come stabilità che ti dà in campo e fuori. Molto importante per me. Si può avere stabilità senza Cristante o Matic, ma dipende dalla crescita della squadra. Pellegrini 2 o 3 anni fa non poteva darti stabilità, ora sì. Anche Gini. Vedo una Roma che può giocare con Wijnaldum e Pellegrini in coppia. Sarò un discorso di organizzazione ed equilibrio di squadra. Vedo una squadra matura che dà stabilità”.
Quanto è importante la permanenza di Zaniolo? L’ho visto alleggerito, è cambiato qualcosa dal punto di vista degli allenamenti?
“Sta molto bene, sono d’accordo con te. Fisicamente sembra agile e fresco, per un giocatore come lui non è facile resistere 90′ con quella intensità di gioco, per me è merito suo e solo dopo lui arriviamo noi come staff: nell’allenamento, nella motivazione e negli allenamenti specifici. Se rimane qua, è una domanda per il direttore e non per me. Se mi chiedi se mi piacerebbe che rimanga, non lo nascondo e dico di sì. È importante per noi, nel puzzle che abbiamo costruito è molto più importante per noi di prima”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari
SALERNITANA-ROMA Le pagelle (di Roberto Molinari)