Alle 14.30, l’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Empoli:
Vorrei iniziare dall’eclatante dietrofront di Dybala e quanto manca alla Roma per completarsi? “Per completarsi manca una settimana, quindi 7 giorni, ci sarà tempo per parlarne ,come sempre ho detto è prematuro fare bilanci ora. Per quanto riguarda la situazione di Paulo, situazione emozionante, ricca di sali e scendi, siamo sicuri che i tifosi domani saranno con noi, lo sarebbero stati comunque, hanno rinnovato in tantittismi, prima che questo diventasse un caso e sono rimasti al nostro fianco sempre. La sua scelta abbiamo visto che reazioni ha scatenato. Ha rifiutato cifre importanti, nel mondo del calcio non è più una cosa tanto comune. entusiamo ci sarebbe stato comunque, sicuramente in lui vedono anche un leader tecnico, decisione in funzione di quello che è l’amore dei tifosi della Roma nei suoi confronti e nei confronti della squadra. Penso che comunque sia una bella storia, non frequente nel mondo del calcio. Devono essere orgolgiosi di queste decisioni che sono frutto e merito dell’amore che c’è dei tifosi nei confornti dei giocatori e dei loro beniamini”.
Che avversario è l’Empoli? Non sarà facile studiarlo… “Non è mai facile studiare gli avversari perchè sai che possono cambiare delle cose in corsa, sono poche partite. Conosciamo D’Aversa, non allena da due partite, sappiamo quello che chiede. L’Empoli ha talento, non prenderei d’esempio l’ultima partita. Sarà difficile, la cosa che mi dispiace è che nelle ultime settimane non si è mai parlato delle partite. Noi siamo stati bravi nella nostra gabbia ad isolarci, ma non è facile. Sono sicuro che se iniziassi a pensare all’Empoli da domani sarà troppo tardi, noi lo abbiamo fatto in questi giorni e abbiamo lavorato in funzione di questa partita. Non sarà così tanto diversa dallo scorso anno, speriamo sarà diverso il risultato”.
Il 4-3-3 può essere rilanciato? La permanenza di Dybala preclude l’arrivo di un altro esterno? “Con Dybala e Soule sotto la punta è un 4-3-2-1, il 4-3-3 come lo intendo io è diverso, con gente che gioca con i piedi sulla linea, questa è una cosa che difficilmente possiamo chiedere a Paulo. Se giocherà è una cosa che sicuramente dobbiamo cambiare, anche a Matias dobbiamo chiedere di cambiare qualcosa ma possono giocare insieme, lo abbiamo sempre detto. I giocatori bravi giocano insieme, a volte ne giocherà uno, a volte nessuno dei due. Hanno grande talento, ma lo hanno anche gli altri. Magari a voi piacciono meno, c’è chi ha talento con la palla tra i piedi, chi senza palla, chi dà equilibrio. Di volta in volta sceglierò chi mandare in campo. Sugli esterni ci sono anche Zalewski ed El Shaarawy, vediamo quello che succederà. C’è anche Joao Costa, un giocatore dal futuro assicurato, vedremo cosa fare con lui. Baldanzi può giocare anche dentro al campo e qust’anno lo sto vedendo bene da mezz’ala. Vediamo quello che succederà, per compare altri giocatori serve far spazio, sia a livello numerico che economico. La Juve ha venduto Soulè per comprarne altri, vale per tutti. Dalla prossima settimana saremo più consapevoli di chi siamo. Basterebbe far finire il mercato prima, non credo qualcuno sia contrario, è una cosa che infastidisce tutti”.
Pensando al mercato in uscita, avete pensato di rendere qualche giocatore indisponibile per domani o sono tutti a disposizione? Karsdorp? “La società non mi ha mai chiesto di mettere fuori qualcuno e non lo faremo domenica, noi tiriamo fuori solo quelli sicuri di partire, salvo ripensamenti. I giocatori che sono rientrati e poi riusciti meritavano di allenarsi, se lo sono meritato sul campo e con l’atteggiamento, penso a Belotti, Solbakken, che meritavano di essere trattati bene. Poi c’è anche l’aspetto tattico, a volte puoi essere colpito da un giocatore che non avevi mai allenato e non nego che Ola, Marash hanno fatto un precampionato eccezionale. Per quanto riguarda Karsdorp è stata una scelta mia, l’ho comunicato alla società e non credo che questa cosa cambierà. Loro hanno assecondato la mia richiesta. Rick è un mio amico, ma per mille ragioni non era giusto che continuasse con noi. Spero trovi spazio altrove perchè è un buon giocatore e lo merita. Se la società dovesse dirmi “farà parte della rosa” lo allenerò, non ha fatto nulla di osceno o di grave, ma piccoli fattori tattici e comportamentali che mi hanno portato a prendere questa decisone, di cui mi prendo tutta la responsabilità”.
Riguardo a Dybala, la società le ha chiesto di gestire la questione presenze relativa al rinnovo automatico? “Io faccio l’allenatore, Paulo verrà gestito da un allenatore e dalla società. Io non posso stare a pensare a clausole o meno. Ho letto qualcosa, non so neanche se è vero. Paulo è un nostro giocatore e verrà trattato come tale, come tutti gli altri”.
Celik può fare il titolare? “Lo ha fatto nelle partite più belle della mia gestione, è un nazionale turco, ha vinto un campionato francese. Lo rispetto molto. Se arriverà un altro giocatore si giocherà il posto con Celik, sennò avremo Buba che ha il futuro assicurato ma è ancora un 2007. Dovremo gestire il suo inserimento, resterà in rosa con noi”.
Ti convince Soulè a sinistra nel 4-3-3? In mezzo al campo domani vedremo Cristante o Le Fèe? “Si mi convince, mi piacciono più i giocatori che giocano a piede invertito, ma ci sono giocatori molto che giocano sulla fascia forte e creano scompiglio. Soulè lo ha fatto un po’ meno, dovrà lavorarci su ma in quei 20 minuti di Cagliari ha creato la nostra azione più pericolosa. Ovvio non potrà calciare con il sinistro, ma potrà fare tante altre cose. Sono tutti se, vedremo quello che succederà. A centrocampo bisogna vedere se gioca Paredes, se giocherà la mezz’ala la sceglierò in base alle caratteristiche di Paredes. Nulla esclude che possano giocare Le Fèe e Cristante insieme, o Cristante e Baldanzi, o Bove e Pisilli. Abbiamo tante mezze ali. Bryan ci da una fisicità un poò diversa”..
Come vengono valutati i giovani? C’è un algoritmo o li sceglie il ds? “Sono colpi del direttore, Dahl, Sangaré e LeFée non li conosevo, mi vengono fatti vedere e do il mio parere, sia tecnico che di assemblamento di rosa. IO ho una conoscienza di giocatori limitata, il direttore sportivo ha i suoi scout, i suoi contatti, ne conosce di più. Io conoscevo Soulè, Dovbyk, che sono più famosi. L’abilità del direttore sportivo è proprio riconoscere i talenti”
Quanti ne mancano nella sua lista? “Non ho capito bene la domanda. Il direttore sportivo fa 20 nomi per ruolo e poi insieme si decide. Si fa una scrematura. A volte prendi il primo obiettivo, a volte il secondo, a volte cambi idea in corsa. I giocatori presi dal direttore sono passati sotto i miei occhi e li ho ritenuti giocatori forti”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Moilinari