Alle ore 10.15, l’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, nella “Sala Champions” del centro tecnico “Fulvio Bernardini“, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Torino che verrà domani alle ore 18.30 all’Olimpico di Roma:
Come sta la squadra dopo Roma-Feyenoord? Oltre a Llorente, qualcuno non ha recuperato? “La squadra sta bene di testa, siamo molto contenti. Si sta bene dentro lo spogliatoio come succede sempre quando vinci una partita con così tanto pathos. Ci sarà uno strascico fisico, qualche risentimento, qualche cosa la pagheremo o comunque cercheremo di non pagarla facendo determinate scelte. Ieri abbiamo fatto poco e niente, hanno spinto un po’ di più chi non ha giocato e meno chi ha giocato, vedremo come stanno oggi”.
Il Torino di Juric? “Ha un’identità molto precisa, Juric è un grande allenatore forse uno dei primi che ho spiato con il suo permesso, era all’Hellas Verona in quel periodo. Ritengo che il Torino sia la peggior squadra da affrontare dopo 120’, però ci faremo trovare pronti. Hanno un rendimento difensivo quasi da Champions League, dei giocatori di qualità, è una bella realtà, ho un bel rapporto con il suo vice Matteo Paro, sarà una bella sfida”.
Teme un po’ di sbornia dopo questo passaggio del turno? Come si riesce a risolvere questa “problematica”? Il turnover può essere un fattore? “L’anno scorso non ricordo che calendario ci fosse, se dopo una gara europea hai tipo l’Inter è un conto. Con il Torino sarà tosta ma non parliamo di sbornia, se entriamo male sarà colpa mia. Con il Frosinone ho fatto delle scelte che potrebbero aver condizionato la partita, due volte di seguito no. Chiedo grande intensità, ogni partita qui è la partita della vita. Io la vivo da poco tempo e dobbiamo correre, non possiamo fermarci, se avessi già vinto la coppa ci starebbe l’appagamento, ma siamo solo agli ottavi. È bello godersi queste serate per qualche ora, facciamo 12 ore, ora dobbiamo preparare la partita, se scendiamo ancora ubriachi di felicità ho fatto un lavoro pessimo. Ci saranno dei cambiamenti, non mi piace cambiare 10 giocatori, però abbiamo giocato 30’ in più, poi i rigori danno una sorta di stress emotivo e fisico in più, vediamo oggi che è uno di quei giorni per vedere come stanno i ragazzi. Ieri ho parlato con quasi tutti loro, al di là dell’entusiasmo devo capire se sono in grado di giocare una partita dispendiosa come lo sono quelle contro Juric”.
La condizione fisica? La Roma parte forte e poi alla lunga perde qualcosa… “Qualcosa abbiamo cambiato senza dubbio. Con il Cagliari abbiamo giocato bene il secondo tempo, così come a Frosinone. A Salerno forse abbiamo fatto meglio il secondo tempo che il primo, a Rotterdam abbiamo pareggiato nella ripresa. La domanda che mi hai fatto si potrebbe leggere così: cosa hai cambiato all’intervallo per partire così forte? Penso che nel calcio ci siano anche gli avversari, non ho letto tanti giornali, ma non so se avete analizzato che squadra sia il Feyenoord, probabilmente le future destinazioni di questi giocatori. Con l’Inter hai fatto meno bene nel secondo tempo, ma ci sono squadre che decidono di giocare. Non dovrebbe succedere chiaro, ci sono stati dei momenti dove il Feyenoord ha spinto un po’, il sogno mio è giocare tutti i 90’ come il primo tempo contro l’Inter, ma ci vuole lavoro, tempo, qualità dei giocatori e dell’allenatore, magari ci arriveremo. Dopo 40 giorni di lavoro non sono preoccupato per la metodologia di lavoro, abbiamo i numeri sugli scatti, sulle distanze, c’è poco da essere preoccupati”.
Le condizioni di Smalling? “Sta bene, sappiamo che non può fare 90’ poi magari ci smentirà. Dobbiamo capire se farlo iniziare subito o farlo partire dalla panchina, stiamo valutando questo. Lo vedo bene, lo vedo più sciolto nei movimenti e lo valuteremo nelle prossime ore”.
Il sorteggio di Europa League? “Non volevo il Brighton, è una partita difficile da preparare, ha fatto male a tante big in Inghilterra. Stimo De Zerbi, ma con me in particolare è stato tipo un libro aperto, mi ha messo a disposizione libri, dati, mi ha dato parole di conforto, poi le nostre figlie sono amiche, si beccano ai Roma Club di Londra per vedere le partite della Roma, immagino che sua figlia non sarà con la sciarpa della Roma contro di noi (ride, ndr). Questa cosa ci ha unito molto di più, penso che sia un genio, può piacere o no ma ha portato qualcosa di nuovo e chi lo fa è un allenatore geniale. Non puoi scimmiottare chi è geniale da quel punto di vista, ma ritengo sia uno che ha cambiato qualcosa e che tutti vogliono imitare”.
Lukaku? “Quando l’ho visto vicino a Abraham ho pensato subito che avrei voluto farli giocare insieme, poi dobbiamo vedere quando tornerà Tammy che è fuori da diversi mesi. È un’idea che può piacermi ma non è la certezza del mio futuro, idem ora che abbiamo Azmoun come vice attaccante altrimenti avrei cercato di tenere il Gallo Belotti. Vogliamo cercare di sfruttare le fasce. Il momento è di grande gioia, Lukaku è stato tra i primi a correre verso la Sud, non abbiamo nemmeno analizzato il rigore sbagliato perché capita, so solo che al 120’ è scattato, ha dribblato l’avversario e il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno dei momenti dove toccherà la palla e ci porterà in trionfo, è tranquillo e sereno. Se gli attaccanti non segnano per un paio di partite si avviliscono, ma lui ha segnato all’andata con il Feyenoord e non potrei essere più contento di lui”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari