Oggi alle 19.00, il mister Josè Mourinho risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Napoli (domani alle ore 18.00). Tuttoasroma seguirà l’evento con diretta TV dal profilo ufficiale facebook della società:
Il significato di questa partita? “Non è una svolta, stiamo facendo un campionato positivo, con prestazioni più positive dei risultati. Abbiamo 15 punti, ne meritavamo di più. Non penso alla svolta, penso a vincere. La partita è difficile, loro le hanno vinte tutte e stanno bene”.
Le condizioni di Zaniolo e Karsdorp? “Sono pronti per giocare, gioca la squadra che ha giocato con la Juve”.
L’involuzione di alcuni giocatori? “Non rispondo nello specifico sui singoli. A livello globale voglio dire che c’è tanta gente che ride di quello che ha fatto la Roma. I Friedkin hanno ereditato tanti errori fatti dagli altri, così come Tiago Pinto. La proprietà ha speso tanto per rimediare a quegli errori, e c’è gente che ride. Alcuni ridono con le tasche piene di soldi. Tanti milioni sono stati spesi e abbiamo dovuto spendere altri milioni per creare le condizioni per il successo del progetto. Quando qualcuno scrive la bugia che Mourinho non è contento mente. Mourinho, come tutti gli altri allenatori, vuole più giocatori, vuole una rosa di livello più alto. Ma Mourinho non è uno str****. Mourinho ha grande rispetto dei Friedkin e di Tiago Pinto. L’unico responsabile della sconfitta di giovedì sono io, nessun altro, perché ho fatto giocare una squadra che aveva grande rischio di perdere la partita, ma non pensavo a un disastro del genere. L’ho fatto per la paura degli infortuni, del campo, del clima, per le troppe partite. L’ho fatto pensando che dovremo giocare col Napoli, col Cagliari e col Milan e ho sbagliato. La responsabilità è solo mia”.
Il match può essere una svolta a livello ambientale? “Per me un 6-1 col Napoli non cancellerebbe nulla, non cancella i miei errori. La prossima volta col Bodø gioca la squadra di sempre, e se poi qualcuno s’infortunia è un peccato. Qui lavoriamo tanto, ma abbiamo ereditato una cicatrice emozionale di un record di infortuni che in vita mia non ho mai vista. Una delle grandi cose su cui dobbiamo migliorare è questa e lavoriamo tanto con molta preoccupazione. Il match di giovedì mi dava l’occasione di far riposare alcuni ragazzi e di far giocare alcuni bravi ragazzi, che si allenano tanto. In Ucraina ho fatto alcuni cambi, ma c’erano comunque Smalling, Ibanez, Pellegrini, eravamo bilanciati. Col Bodø ho pensato a far riposare più giocatori, ma ho sbagliato, mi dispiace”.
Una sconfitta porterebbe a una frattura coi tifosi? “Non penso a un risultato negativo”.
Il problema dei big match? “Non c’è alcun complesso, l’unica cosa che interessa è che nelle ultime due stagioni siamo arrivati sesti e settimi. Se quest’anno finiamo più in alto e non vinciamo contro nessuna big, non è un problema. A me piace giocare i big match, pensare ai risultati del passato è un limite. Domani affrontiamo il Napoli, cerchiamo di vincere”.
La rabbia per la partita in Norvegia può aiutare contro il Napoli? Meglio per lei che il Napoli abbia vinto giovedì? “Queste cose non mi interessano, è una partita contro una grande squadra, contro un grande allenatore, sono cose ovvie perché reali. Partita difficile per noi, non credo che sia facile neanche per loro. Ho un grande piacere di salutare Spalletti, di ridere con lui. La partita di giovedì non si dimentica, ma preferivo perdere quella perché possiamo ancora passare il turno senza problemi, possiamo arrivare fino in fondo alla competizione. Preferisco perdere una partita 6-1 che sei 1-0, ma comunque non si dimentica”.
Le sue dichiarazioni sono figlie anche solo della delusione del risultato? Oppure c’è qualcos’altro? “Quando abbiamo fatto 4 vittorie in 4 partite, una roba così, ho detto scherzando ma io non scherzo mai, ho parlato di San Pietro. È un esempio cos Max non si arrabbia con me: se Chiellini è infortunato gioca de Ligt, se Alex Sandro p stanco gioca De Sciglio. In qualche situazioni abbiamo soluzioni di livello, ma in altre no. Non c’è da nascondersi. Questo significa che una cosa è una squadra, un’altra è la rosa. Stiamo costruendo una squadra ma dobbiamo costruire una rosa: serve mercato e più soldi. I proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile, quando mi dicono che viene scritto che ho un problema io dico di no, dico di aver rispetto. Oggi sono io, domani un altro: i tifosi devono rispettare gente come i Friedkin e Tiago per il lavoro che stanno facendo. Ci sono tanti con le tasche pieni di commissioni, poi arrivederci a tutti. E chi paga? I Friedkin, Tiago e Mourinho in panchina. Il mio lavoro è essere onesto: giovedì è responsabilità mia, lasciate Friedkin e Tiago in pace che stanno facendo un lavoro fantastico. Se pensano di potermi aiutare di più a gennaio e in estate, grazie mille. Ma sono qui con loro. In panchina domani non ci sono giocatori scarsi ma ci sono ragazzi di 17, 18 anni”.
Domani serve un sacrifico ulteriore degli esterni in fase difensiva?
“Penso che loro devono preoccuparsi di Zaniolo e Mkhitaryan. Loro sono bravi, tutti bravi, ma anche Zaniolo, Mkhitaryan ed El Shaarawy sono bravi. Dobbiamo sfruttare i punti forti degli avversari, ma anche Luciano sa che deve preoccuparsi di noi”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Moilinari