Il fisco ha posato la lente su arbitri e guardalinee. Le indagini, avviate nella primavera del 2023, hanno coinvolto 50 persone tra direttori di gara e assistenti, rivelando un alto tasso di evasione fiscale sui compensi riconosciuti dalla UEFA per le partite internazionali arbitrate tra il 2018 e il 2022. Tra i nomi eccellenti figurano Gianluca Rocchi, che attualmente ricopre la carica di designatore per Serie A e B, e Daniele Orsato, ritiratosi nell’agosto 2023 dopo una lunga carriera arbitrale.
L’inchiesta ha preso il via grazie a un esposto dettagliato presentato alla Guardia di Finanza, portando a controlli capillari anche sui registri dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Le irregolarità emerse riguardano il mancato pagamento delle tasse su compensi ricevuti per gare arbitrate in Europa, con un guadagno minimo netto di 8.000 euro a incontro. In alcuni casi, i pagamenti sarebbero stati effettuati su conti esteri. Sebbene le somme contestate fossero inferiori ai 100.000 euro — soglia al di sotto della quale non si configura il reato penale — l’evasione diffusa ha sollevato preoccupazioni significative.
A metà del 2024, gli arbitri coinvolti hanno ricevuto avvisi di accertamento dall’Agenzia delle Entrate. Quasi tutti hanno aderito pagando una sanzione ridotta grazie al meccanismo del “ravvedimento operoso”, che consente di sanare le irregolarità con un pagamento agevolato. “Ho chiuso tutte le pendenze, si è trattato di un disguido” ha dichiarato Gianluca Rocchi, assistito dall’avvocato Roberto Cordeiro Guerra, il quale ha spiegato che il problema sarebbe stato originato da norme poco chiare. Diversa la posizione di Daniele Orsato, che ha preferito non rilasciare commenti.
FONTE: La Repubblica