In questo dery, in generale, si giocano solo 49 minuti effettivi sui 96 complessivi. La media in serie A è di 54 giocati a partita, ne mancano 5 all’appello, perché a ogni contatto sono discorsi.
Paredes si prende un giallo ingenuo dopo pochi minuti per un buffetto a Zaccagni, Castellanos a Sozza dice che è rosso, Guendouzi mima una gomitata e Rovella parla di mani in faccia che “non si può fare”.
E’ una partita spigolosa, difficile da giocare e difficile da arbitrare, ma Sozza punta sempre sul dialogo, perché Lazio e Roma hanno tanto da perdere e quindi ogni occasione è buona per provare a prendere un vantaggio.
Romagnoli accentua una spallata di Dovbyk e all’arbitro, da terra, dice: ma non vedi che mi viene addosso?
Lorenzo Pellegrini ha visto la natura del contatto e dà vita un derby romanesco dentro il derby romano: “Nun fa er pajaccio, nun fa er pajaccio”. “Ma vedi d’annatene va”, gli risponde quell’altro.
In panchina Ranieri è molto più “coinvolto” del solito, nel senso che abbandona spesso la sua posa a braccia conserte per correggere la propria squadra. Un po’ a sorpresa l’ha schierata 4-1-4-1, ma la vede bloccata dietro, che non riesce a ripartire, per questo confrontandosi con un suo collaboratore, si sfoga: “Siamo troppo… c’abbiamo paura di salire, c’abbiamo paura id fa tutto. Ma dobbiamo giocare in avanti”. La Roma rimane bassa e le volte che sale qualche metro, finisce per rigiocarla all’indietro: ogni volta per Ranieri è un caffè salato…
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FONTE: calciomercato.com – D. Bernardi