Alla termine della partita contro la Juventus, l’allenatore della Roma, Alessandro Spugna, ha rilasciato alcune dichiarazioni:
RAI 2 Ha fatto i complimenti alla Juventus… “Hanno fatto una partita importante e hanno vinto. Noi abbiamo proovato a giocare, abbiamo perso forse troppi duelli individuali e nelle finale il rischio di perdere c’è. L’episodio della traversa non è stato dalla nostra parte, potevamo portarla ai supplementari. Ci abbiamo provato, ma quando vai sotto due volte non è facile ribaltare il risultato”.
Cos’è mancato alla sua squadra? “Ci è mancata la conquista delle seconde palle, la determinazione nei duelli. Loro l’hanno avuta, ci hanno messo in difficoltà. Poi abbiamo avuto occasioni da gol, abbiamo trovato il pareggio e potevamo anche andare in vantaggio, ma le finali sono questi. Non ci sono favorite, le finali sono queste. L’unico rammarico che abbiamo è di non aver lottato dal primo minuto su ogni pallone. Non puoi sempre pensare che giocando meglio vinci, serve anche la cattiveria. Loro l’hanno avuta e hanno vinto”.
ROMA TV Quando si perde così, la sconfitta lascia sempre l’amaro in bocca…
“Quando perdi una finale, l’amaro c’è sempre. Bisogna fare i complimenti alla Juve, soprattutto per l’atteggiamento che ha avuto, perché ha giocato una partita concreta, con tanta cattiveria agonistica. Noi ci abbiamo provato, forse cercando di giocare tecnicamente, però alla fine oggi questo ha pagato poco. Rimane il rammarico per una traversa nel finale, che avrebbe potuto allungare la gara. Rimane il rammarico che, sull’1-1, avrebbe potuto portarci in vantaggio. Però, le finali sono queste qui: quando le interpreti con meno agonismo rispetto all’avversaria, è probabile che le perdi. E oggi è stato così”.
I dati rivelano una supremazia totale della Roma, anche a livello territoriale. Linari ha detto che è mancata la fame: è così? “È mancata quella cattiveria che invece la Juventus ha avuto, nei momenti determinanti, nelle situazioni nelle quali avremmo potuto fare gol, perché oggi ho contato sette, otto situazioni con la palla dentro l’area di rigore, e non abbiamo conquistato la seconda palla. Una palla che invece hanno conquistato loro, spazzando l’area. Ed era magari una situazione nella quale avresti potuto fare gol. Quando ti succede così tante volte contro la Juventus, vuol dire che la partita l’hai anche fatta, però poi ci sono delle situazioni nelle quali devi essere determinata, devi essere cattiva. E probabilmente Elena (Linari, ndr) ha ragione: devi avere quella fame che ti fa vincere una finale”.
Da cosa deve ripartire la Roma? “Dobbiamo continuare a lavorare. Questa partita ci deve insegnare che non è sufficiente produrre tanto gioco, tante occasioni. Forse, questo è il momento di alzare l’asticella della determinazione, dell’agonismo, sul fatto di vincere delle partite sporche. Qualche volta l’abbiamo fatto, ma in occasioni come queste dobbiamo essere più cattive”.
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