Se Tammy Abraham finora ha segnato «solo» quattro gol nelle 12 partite giocate in giallorosso è anche vero che di legni ne ha collezionati ben sei. Insomma, se la sfortuna si fosse trasformata di colpo in Dea bendata staremmo parlando di un centravanti capace di andare in doppia cifra già a fine ottobre. Abraham oggi ritroverà la batteria di aiuti di cui ha più bisogno: Pellegrini che gli giocherà alle spalle, Zaniolo pronto a strappare sulla destra per offrirgli magari palloni importanti e Mkhitaryan a sinistra, sempre pronto a regalargli qualche assist o a dialogare con lui nello stretto. Certo, si troverà di fronte un gigante come Koulibaly, il che non fa presagire certo un pomeriggio semplice.
Il vero problema, semmai, è cercare di servire Tammy nel miglior modo possibile. Lui sbraccia, gesticola, chiede spesso la palla ai compagni di squadra, a volte anche platealmente. La vorrebbe più in verticale, più sulla corsa, per cercare anche di sfruttare la sua velocità e le sue leve, lunghissime. Su questo ovviamente sta lavorando Mourinho e su questo devono aiutarsi anche i quattro del quartetto offensivo. Certo, se poi qualche palo e qualche traversa diventasse gol, allora sarebbe tutto diverso.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese