Il lungo stop di nove mesi non gli ha mai tolto il sorriso. Chiaro, per Tammy Abraham in questi mesi di recupero dalla rottura del crociato ci sono stati dei momenti no, anche inevitabili, ma sempre superati con l’aiuto della famiglia, dei suoi compagni di squadra e dello staff medico della Roma che non lo ha mai lasciato solo ma, anzi, lo ha sostenuto motivandolo e caricandolo per questo finale di stagione che vuole vivere protagonista.
È un dato di fatto confermato anche da Tammy a un gruppetto di ragazzi (tifosi) che lo hanno incontrato in un centro commerciale a pochi passi dal suo maxi appartamento all’Eur-Torrino: “Sono pronto e davvero tanto carico – ha ammesso Abraham -. Non vedo l’ora di rientrare in campo, anche perché voglio aiutare la squadra a qualificarsi in Champions“.
Dopo la panchina simbolica contro il Sassuolo, ieri mattina Tammy è tornato ad allenarsi con il gruppo rimasto a disposizione di De Rossi. Abraham almeno in questi primi giorni alternerà il lavoro con la squadra, facendo attenzione e gestendo i carichi di lavoro, a uno personalizzato per evitare sovraccarichi e di stressare troppo i muscoli.
L’obiettivo della Roma è di farlo tornare in campo tra un paio di settimane. Nella trasferta di Lecce potrebbe partire con la squadra ma senza giocare (per questo lo staff sta pensando di lasciarlo a Trigoria per lavorare), per poi prendersi una panchina nel derby del 6 aprile. Per giocare qualche minuto? Difficile dirlo adesso, soprattutto dopo appena un giorno con la squadra.
Tutto dipenderà dalle risposte di Abraham in campo, quindi se si sentirà in forma, o se invece il lavoro di campo lo avrà un po’ affaticato. L’obiettivo dell’attaccante invece è esserci tra una ventina di giorni, nella prima sfida di Europa League contro il Milan: lì Tammy punta a giocare uno spezzone di gara, soprattutto se l’infortunio di Azmoun dovesse essere serio e, quindi, Lukaku non avesse un rimpiazzo nelle prossime partite tra campionato e coppa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi